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La storia

A Gela Macchitella Lab diventa realtà: uno spazio per la formazione, start-up e la crescita comunitaria

L’ex casa albergo ceduta da Eni e riqualificata diventa hub territoriale per formazione universitaria con la Kore di Enna

Redazione Caltanissetta

02 Ottobre 2025, 13:26

02 Ottobre 2025, 13:26

A Gela Macchitella Lab diventa realtà: uno spazio per la formazione, start-up e la crescita comunitaria

Inaugurato il Centro polifunzionale Macchitella Lab, una realtà attesa da anni dalla comunità e ora finalmente operativa. L’ex albergo Eni nel quartiere Macchitella, a Gela, nato per accogliere il personale dell’ex petrolchimico, è al centro del progetto MACCHITELLA LAB, inserito nel programma di rigenerazione urbana orientato allo sviluppo sostenibile della città. L’intervento riconverte l’edificio in un hub contemporaneo: spazi di coworking, laboratori, uffici, caffetteria e luoghi di aggregazione, configurando un incubatore per imprese e startup.

L’operazione reinterpreta la tipologia edilizia ricorrente nell’area — le residenze a blocchi — trasformando la percezione da semplice edificio abitativo a dispositivo architettonico di interesse collettivo. Il basamento viene ridisegnato eliminando il primo livello per ottenere una doppia altezza, alleggerendo il volume e generando un marcato gioco di luci e ombre.

L’edificio ospitava in passato l’ex Casa Albergo e il personale Eni presente nel sito; la profonda trasformazione lo rende oggi un polo di aggregazione territoriale, formazione universitaria e promozione dell’imprenditoria giovanile. I lavori, dal valore di circa tre milioni di euro, si sono conclusi nel dicembre 2022 e sono stati interamente finanziati attraverso i fondi delle Compensazioni dovute per le attività di Eni sul territorio. Riqualificata anche l’area esterna.

Determinante nella fase di avvio il sostegno della fondazione “Enrico Mattei”, che ha stanziato 620 mila euro. Oltre al Comune ed Eni, partner del progetto sono Sicindustria e l’Università Kore di Enna. Gli uffici tecnici comunali, sotto l’impulso del sindaco Terenziano Di Stefano, hanno lavorato senza sosta per tradurre il progetto esecutivo in interventi concreti.

A Macchitella Lab si potranno svolgere le seguenti attività: Servizio di accompagnamento e tutoraggio, formazione, networking, brainstorming, co-working.

“Questo iconico immobile diventa finalmente disponibile, fruibile alla comunità di Gela – dichiara Walter Rizzi, Presidente della Bioraffineria di Gela Enilive – è trasformato e potrà quindi avere una nuova vita, al pari delle trasformazioni industriali che da oltre dieci anni stiamo portiamo avanti. L’impegno e la professionalità di tutti gli attori coinvolti nei lavori di ristrutturazione e recupero dei locali dell’ex Casa Albergo ci hanno permesso di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Macchitella Lab sarà un polo polifunzionale al servizio della cittadinanza, un centro di aggregazione territoriale dedicato allo sviluppo del territorio dove troveranno spazio attività di formazione universitaria e iniziative legate all’imprenditoria giovanile. Con l’augurio che questa importante iniziativa possa sostenere la crescita culturale e professionale di Gela e, soprattutto, possa creare opportunità per le nuove generazioni.”

«Era uno dei principali impegni – ha detto il Sindaco Terenziano di Stefano – assunti in campagna elettorale. Con il completamento dei lavori e l’inaugurazione di oggi diamo una accelerazione affinché già da subito possano partire i primi corsi universitari proposti dalla Kore e tutta una serie di attività di start up, animazione territoriale e di formazione su cui puntiamo fortissimo. Per i giovani, non solo gelesi, Macchitella Lab dovrà essere un punto di riferimento da cui partire per sviluppare idee, innovazioni per creare il proprio futuro».

Il concept

Il progetto è stato realizzato dagli architetti Vincenzo Castellana e Rosanna Zafarana.

La fascia vetrata a doppia altezza, articolata su piani non complanari, sfrutta lo spessore della trave piatta del solaio intermedio rimosso per segmentare il bordo del prospetto, restituendo riflessi sempre cangianti.

Un involucro permeabile conferisce forte identità al volume superiore e rilegge l’archetipo della “casa a faldina”.

L’ossatura metallica scandisce i prospetti seguendo la struttura e avvolge l’edificio che, attraverso il fraseggio dei moduli in lamiera stirata, compone una partitura capace di vibrare diversamente al variare della luce. Tra i campi delle falde di copertura sono integrati i pannelli fotovoltaici.

La preesistenza viene recuperata nella sua immagine complessiva evocando il tema del “non finito” grazie agli intonaci a vista, mentre il sistema trasparente ne ridisegna la pelle offrendo una lettura inedita.

I setti del piano d’attacco a terra, che definiscono il rapporto con lo spazio pubblico, intensificano la continuità tra interno ed esterno, alludendo a un’apertura simbolica verso la città.

La fascia vetrata a doppia altezza, articolata su piani non complanari, sfrutta lo spessore della trave piatta del solaio intermedio rimosso per segmentare il bordo del prospetto, restituendo riflessi sempre cangianti.

Un involucro permeabile conferisce forte identità al volume superiore e rilegge l’archetipo della “casa a faldina”.

L’ossatura metallica scandisce i prospetti seguendo la struttura e avvolge l’edificio che, attraverso il fraseggio dei moduli in lamiera stirata, compone una partitura capace di vibrare diversamente al variare della luce. Tra i campi delle falde di copertura sono integrati i pannelli fotovoltaici. I setti del piano d’attacco a terra, che definiscono il rapporto con lo spazio pubblico, intensificano la continuità tra interno ed esterno, alludendo a un’apertura simbolica verso la città.

L’immobile, integralmente riqualificato e ristrutturato, è stato concesso da Eni in comodato d’uso al Comune di Gela per un biennio, con possibilità di proroga. Il percorso amministrativo ha preso avvio nel settembre 2020.