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Il messaggio

Papa Leone ai giovani: “Siate testimoni, diventate operosi artigiani di pace"

Il pontefice esorta sorta a superare egoismi e divisioni per costruire un mondo più umano e solidale

Laura Mendola

07 Ottobre 2025, 12:46

15:45

Papa Leone XIV

Papa Leone XIV

Un invito forte, diretto, che interpella la coscienza e il cuore delle nuove generazioni. Nel Messaggio per la XL Giornata Mondiale della Gioventù, che sarà celebrata nelle Chiese il prossimo 23 novembre 2025, Papa Leone richiama i giovani alla responsabilità della testimonianza cristiana, che nasce da un legame profondo e personale con Cristo. «La testimonianza cristiana nasce dall’amicizia con il Signore», afferma il Pontefice, «e non si confonde con una propaganda ideologica, ma è un vero principio di trasformazione interiore e di sensibilizzazione sociale».

Non si tratta di aderire a un movimento, né di diventare “attivisti” di una causa, ma di lasciarsi rinnovare dall’incontro con Gesù, che ci chiama non come servi, ma come amici. «Quando dunque Gesù ci dice: "Date testimonianza", ci sta assicurando che ci considera suoi amici. Lui solo conosce pienamente chi siamo e perché siamo qui», scrive Papa Leone, sottolineando come la testimonianza autentica sia frutto della gioia che scaturisce da questa amicizia.

Al centro del messaggio, l’esortazione a farsi testimoni di fraternità e di pace, in un mondo segnato da divisioni, disuguaglianze e conflitti. «Non seguite chi usa le parole della fede per dividere», ammonisce il Papa. «Organizzatevi, invece, per rimuovere le disuguaglianze e riconciliare comunità polarizzate e oppresse». È un appello che interpella la coscienza sociale dei giovani, chiamati a superare l’egoismo e a diventare «operosi artigiani di pace».

La testimonianza cristiana, secondo Papa Leone, è anche una risposta all’indifferenza e alla pigrizia spirituale che spesso paralizzano le relazioni e la vita comunitaria. «Ci lega gli uni agli altri», scrive, «sospingendoci a impegnarci insieme, dal volontariato alla carità politica, per costruire nuove condizioni di vita per tutti».

Non manca, nel messaggio, un richiamo critico all’uso dei dispositivi digitali. «Le nostre domande più profonde non trovano ascolto, né risposta nello scrolling infinito sul cellulare», avverte il Pontefice, «che cattura l’attenzione lasciando affaticata la mente e vuoto il cuore». Per questo, invita i giovani a uscire da sé stessi, a non rinchiudersi in cerchie ristrette, ma a cercare il senso autentico della vita nel dono, nell’incontro, nella missione.

«La realizzazione dei nostri desideri autentici passa sempre attraverso l’uscire da noi stessi», conclude Papa Leone. «Siate testimoni, perciò missionari». Un messaggio che non lascia spazio alla passività, ma chiama all’azione, alla speranza, alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno.