La storia
Case a 1 euro: la rinascita dei borghi parte dalla Sicilia e presto potrebbe anche estendersi
Troina, Sambuca e altri borghi rilanciano economie locali e combattono lo spopolamento grazie a ristrutturazioni, turismo e politiche di supporto

Una veduta di Sambuca di Sicilia
Spopolamento, degrado del patrimonio edilizio e perdita di vitalità nei borghi storici italiani sono fenomeni strutturali che minacciano l’identità culturale e sociale di intere comunità. Per contrastare questa deriva, sempre più Comuni hanno adottato politiche innovative, tra cui spicca l’iniziativa delle “Case a 1 euro”: immobili abbandonati venduti a prezzo simbolico, con l’impegno da parte dell’acquirente di ristrutturarli entro un tempo definito.
Presentata alla Camera dei Deputati con il sostegno del Partito Democratico, alla presenza del sindaco di Montieri (GR) Nicola Verruzzi e del capogruppo PD in commissione Ambiente Marco Simiani, l’iniziativa ha già raccolto l’adesione di decine di borghi italiani, ciascuno con modalità proprie. Tuttavia, come sottolineano i promotori, il prezzo simbolico non basta: serve un ecosistema favorevole, fatto di politiche pubbliche, incentivi, supporto tecnico e promozione, affinché la rigenerazione urbana non resti solo un gesto simbolico.
L’obiettivo è duplice: da un lato contrastare lo spopolamento delle aree interne e dei centri storici, dall’altro recuperare il patrimonio edilizio abbandonato, rilanciare l’economia locale e attrarre nuovi residenti, turisti e investitori. In questo contesto, la Sicilia si è distinta per alcune esperienze emblematiche che hanno fatto scuola anche a livello internazionale.
Troina: il caso pilota
Nel cuore dell’entroterra siciliano, Troina ha avviato il progetto nel 2014. Inizialmente poco operativo, ha saputo evolversi nel tempo, attirando l’attenzione di media internazionali e diventando un modello di riferimento. Il Comune ha puntato su un piano di recupero urbano che ha coinvolto anche cittadini stranieri, attratti dalla possibilità di acquistare una casa a un euro in un borgo ricco di storia e panorami mozzafiato. Oggi Troina è citata come esempio di come una buona idea, se accompagnata da visione e strumenti adeguati, possa generare valore.
Sambuca di Sicilia: il successo mediatico
Tra i casi più celebri, Sambuca di Sicilia ha saputo sfruttare la visibilità mediatica per trasformare l’iniziativa in un volano turistico. Dopo essere stata protagonista di servizi televisivi e articoli su testate internazionali, il borgo ha ricevuto migliaia di richieste da tutto il mondo. Le case vendute sono state ristrutturate e trasformate in residenze, B&B e case vacanza, contribuendo alla rinascita del centro storico e all’aumento dell’indotto economico.
Mussomeli: un centro interculturale
Nel cuore della Sicilia, Mussomeli ha rilanciato il suo centro storico grazie all’iniziativa “Case a 1 euro”. Decine di immobili abbandonati sono stati acquistati da stranieri, attratti dal fascino del borgo e dalla possibilità di ristrutturare a basso costo. Il progetto ha stimolato turismo, investimenti e ha ridato vita a strade un tempo deserte, trasformando il paese in un esempio virtuoso di rigenerazione urbana.
Un modello replicabile
Oltre alla Sicilia, anche altre regioni hanno adottato varianti del modello: dalla Sardegna con Ollolai, che ha lanciato campagne mirate verso cittadini statunitensi, alla Toscana con Fabbriche di Vergemoli, dove la vendita è avvenuta senza bando ma con promozione tra privati. In quest’ultimo caso, si stimano ritorni economici per oltre 2 milioni di euro.
Montieri, in provincia di Grosseto, ha venduto oltre 70 immobili con questa formula. L’obbligo di ristrutturazione entro tre anni ha garantito che gli immobili non restassero abbandonati, e molti sono stati trasformati in case vacanza o residenze ristrutturate. L’amministrazione comunale ha sottolineato come l’iniziativa abbia “normalizzato” il mercato immobiliare locale, rendendo il borgo attrattivo anche per giovani del territorio.
Un’opportunità per il futuro
Le “Case a 1 euro” non sono solo una risposta al degrado urbano, ma una visione di futuro. Se accompagnate da politiche intelligenti e da una strategia di promozione territoriale, possono diventare strumenti di rinascita per intere comunità. La Sicilia, con i suoi borghi affascinanti e la sua capacità di attrarre interesse internazionale, ha dimostrato che il modello funziona. Ora la sfida è renderlo strutturale, sostenibile e replicabile, affinché ogni pietra dimenticata possa tornare a raccontare una storia.