Cinema
"La piaga della Sicilia? Il traffico!": morto l'attore Paolo Bonacelli, il leggendario zio in Johnny Stecchino
Addio a Paolo Bonacelli, attore pluripremiato di cinema, televisione e teatro: da "Salò" di Pasolini a "Johnny Stecchino" di Benigni, la carriera, i riconoscimenti e il monologo cult

La leggendario scena in Johnny Stecchino
Si è spento ieri sera a Roma, all’ospedale San Filippo Neri, Paolo Bonacelli, attore che ha attraversato decenni di cinema italiano, volto familiare della televisione e raffinato interprete teatrale. Nato a Civita Castellana il 28 febbraio 1937, aveva 88 anni. A darne notizia è la moglie, Cecilia Zingaro. La sua filmografia abbraccia titoli e autori fondamentali: da Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, che gli valse la Targa Mario Gromo, alle collaborazioni con Mauro Bolognini, Francesco Rosi, Michelangelo Antonioni, Massimo Troisi e Liliana Cavani, fino a Johnny Stecchino di Roberto Benigni, con cui ottenne il Ciak d’oro e il Nastro d’argento. L’interpretazione più celebre resta quella dell’avvocato e finto zio in Johnny Stecchino.
Memorabile la scena in cui, in un monologo paradossale e surreale, indica nel traffico il male principale della città, e non la mafia:
“Purtroppo siamo famosi nel mondo — diceva il ‘finto zio’ nel film — anche per qualche cosa di negativo e per esempio quelle che voi chiamate: ‘piaghe’, eh... (…) ma è nella terza e più grave di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in particolare Palemmo agli occhi de’ mondo… lei ha già capito, è inutile che io glielo dica... mi vergogno a dirlo... è il traffico! Troppe macchine! è un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici, famigghia contro famigghia, troppe machine!”