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Parco archeologico Valle dei templi

Riprendono gli scavi archeologici sul Monte Sant’Angelo di Licata

Nuove indagini sull’abitato ellenistico-romano di Finziade

Dario Broccio

17 Ottobre 2025, 11:18

11:24

Riprendono gli scavi archeologici sul Monte Sant’Angelo di Licata

Riprendono gli scavi sul Monte Sant’Angelo di Licata, nell’area dell’insediamento ellenistico-romano di Finziade, ritenuta l’ultima fondazione greca della Sicilia.

Le attività rientrano nel “Finziade Project”, promosso dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e dal CNR–ISPC di Catania, sotto la direzione degli archeologi Alessio Toscano Raffa e Maria Concetta Parello. La conduzione operativa in campo è affidata a Mariano Morganti, Veronica Russotti e Donata Giglio, mentre il coordinamento generale è curato dall’architetto Rosario Callea.

La campagna, che proseguirà fino al 21 novembre 2025, si concentrerà su Casa 19, un’abitazione sorta agli inizi del II secolo a.C. e trasformata, nella seconda metà del secolo, in un articolato laboratorio ceramico dedicato alla produzione di lucerne, statuette fittili e manufatti in terracotta di pregio.

Nel corso di questa stagione verranno indagati gli ambienti della domus-officina non ancora esplorati, insieme ai tracciati viari che delineano l’impianto urbanistico della città di età tardo-repubblicana.

Le aspettative sono elevate: le strutture finora emerse presentano un livello di conservazione notevole, con elevati murari che raggiungono i tre metri. Sono già stati identificati forni, banchi per la lavorazione dell’argilla, vasche, cisterne e altri dispositivi funzionali alle attività artigianali del complesso.

Anche quest’anno il cantiere coinvolgerà un ampio gruppo di ricercatori e circa quindici studenti di archeologia provenienti da diversi atenei italiani, affiancati da quaranta alunni del Liceo Classico “Vincenzo Linares” di Licata impegnati nei PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Collaboreranno inoltre i volontari del GRAL, Gruppo di Ricerca Archeologica Licatese, a conferma della vocazione del progetto verso un modello di archeologia pubblica e partecipata.

Lo scavo sarà aperto quotidianamente al pubblico, che potrà osservare da vicino il lavoro degli archeologi e approfondire la conoscenza dell’antica Finziade.

“Dal 2024, grazie alle ricerche condotte nell’ambito del Finziade Project, è stato raddoppiato il percorso di fruizione del Parco archeologico del monte Sant’Angelo di Licata – spiega il direttore Roberto Sciarratta –, restituendo alla collettività, ai licatesi innanzitutto, un sito culturale che può essere uno strumento importante di promozione del territorio. Questo si affianca al museo della Badia, di recente oggetto di interventi di riallestimento con la creazione di una sezione medievale e moderna che può fornire una visione completa della storia di questa porzione della Sicilia”.