Piano regolatore
«Varare il Pug sia una missione per Catania»: l'appello dal palco FdI
L’urbanista Erbicella al sindaco Trantino: «Si deve fare senza dimenticare l’hinterland». Bisignani: «Documento pronto a metà 2026»

Decine, centinaia di milioni di euro: sono quelli che si stanno spendendo in questi mesi a Catania in opere pubbliche. L’occasione per il sindaco Enrico Trantino per fare un elenco è stata la seconda giornata di “Patrioti in Comune”, iniziativa di Fratelli d’Italia dedicata proprio a infrastrutture, PNRR e programmazione europea.
Con le decine di opere in corso e programmate, ha detto il primo cittadino, si vuole «far diventare realtà anche le illusioni. Oggi è possibile non solo con l’amministrazione che lavora bene, ma anche per effetto delle relazioni, delle sinergie con la Regione Siciliana e il governo nazionale». Trantino ha poi fatto un lungo elenco di cifre e progetti: «C’è da rimanere impressionati se uno pensa alle opere cominciate: 20 milioni per il piano San Cristoforo voluto dal governo nazionale sul modello “Caivano”, 15 milioni per l’abbattimento del ponte di Ognina, 50 milioni grazie al governo regionale per la zona industriale, 57 per il lungomare, 75 per i Piani Urbani Integrati (PUI) e 37,5 milioni per le FUA, dove dentro ci sono tante opere importanti. Poi 70 milioni per Spazio e Sport. Poi per qualità dell’abitare 12 milioni, per il Teatro Massimo Bellini 3,25 milioni. E poi i parcheggi, il parco Famà già consegnato, il parcheggio Sturzo, la conversione a spazio turistico dell’ex Auro che era occupato dai centri sociali». Dal palco, con accanto gli assessori regionali Giusi Savarino (Territorio e Ambiente), e Alessandro Aricò (Infrastrutture e Mobilità), il sindaco ha aggiunto: «Con i fondi FSC con Alessandro stiamo cercando di mettere a terra 25 milioni per rifare i marciapiedi. Può sembrare una sciocchezza, ma parliamo tanto di città inclusiva e poi i nostri bambini o le persone con disabilità non possono camminarci».
A fare il punto nel “panel” dedicato alla città c’erano anche due tecnici, ovvero Maurizio Erbicella, ingegnere e urbanista tra i più quotati in Sicilia — suoi i piani regolatori di molti Comuni — e Biagio Bisignani, direttore dell’Urbanistica del Comune. Erbicella ha lanciato due sfide alla città e quindi al Comune guidato da Fratelli d’Italia: risolvere le vicende del piano regolatore e di corso dei Martiri. «Abbiamo un piano fondato su una legge del 1942 e pretendiamo di governare la città ancora con quegli strumenti. Diciamocelo: la missione è dare un nuovo strumento a questa città. Se non dovessimo riuscire non faremmo appieno il nostro lavoro». Un PUG da fare senza dimenticare l’hinterland: «Abbiamo case dove si pranza in un Comune, si va in bagno in un altro e quando si esce di casa si è in un terzo». Un discorso simile per corso dei Martiri e San Berillo, «lo sventramento parte da un piano del 1951. Possiamo risolvere la situazione con norme ad hoc anche dalla Regione».
A rispondere è stato Bisignani, che ha sottolineato come «San Berillo ha oggi i cantieri più belli di Catania, riparliamone tra due anni a lavori finiti». Mentre sul piano regolatore ha aggiunto: «Abbiamo già un atto di indirizzo corposo, entro giugno 2026 dovremmo consegnare un documento preliminare». E conclude: «I giornali sono pieni di polemiche, si vede che stiamo facendo bene».