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Addio a Giorgio Forattini, il vignettista che ha rivoluzionato la satira politica e che fece infuriare Craxi e D'Alema
Aveva 94 anni, il suo primo disegno pubblicato nel 1974
Giorgio Forattini è morto oggi all’età di 94 anni. Vignettista romano, ha rivoluzionato la satira politica italiana attraverso oltre cinquant’anni di carriera. Nato nel 1931 a Roma, Forattini aveva scelto inizialmente percorsi accademici non completati e diversi lavori, tra cui rappresentante commerciale e pubblicitario. Solo intorno ai quarant’anni ha iniziato la carriera di vignettista, vincendo un concorso al quotidiano Paese Sera.
Dal 1974, con la pubblicazione della sua prima vignetta politica significativa, ha collaborato con testate quali Paese Sera, Panorama, La Repubblica e La Stampa. È stato tra i fondatori di Satyricon e direttore del giornale satirico Il Male.
Forattini si è distinto per la satira caricaturale e spesso corrosiva sui protagonisti della politica italiana, a volte oggetto di denunce giudiziarie, in particolare da esponenti della sinistra come Bettino Craxi e Massimo D’Alema. La sua rappresentazione grafica dei politici includeva personificazioni diventate iconiche nell’immaginario pubblico.
Nel corso della carriera, ha dichiarato di sostenere una posizione liberale, mantenendo una distanza critica sia dalla destra che dalla sinistra, e ha denunciato frequentemente la mancanza di libertà nella satira italiana.
Ha pubblicato circa 14.000 vignette e ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’oro. Nel 2023 ha donato il proprio archivio artistico alla Triennale di Milano.
I funerali si terranno giovedì 6 novembre a Milano. Le ceneri verranno poi tumulate nel cimitero di Monte Porzio Catone (Roma), dove si trova la tomba di famiglia. Giorgio Forattini riposerà accanto ai genitori, al fratello e al figlio Fabio prematuramente scomparso.
