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Calcio, politica e chiacchiere al bar: ecco di cosa parlano gli italiani

Il bar è un salotto pubblico della nazione, un’agorà moderna in cui si intrecciano opinioni, umori e aspettative

Francesca Aglieri Rinella

07 Novembre 2025, 15:47

Calcio, politica e chiacchiere al bar: ecco di cosa parlano gli italiani

'Na tazzulella 'e cafè…, cantava Pino Daniele quasi quarant’anni fa, fotografando con ironia malinconica un Paese che nel rito del caffè trovava riparo e confronto. Quel verso resta attuale: il bar, in Italia, è molto più di un luogo dove si consuma una bevanda. È il salotto pubblico della nazione, un’agorà moderna in cui si intrecciano opinioni, umori e aspettative. Proprio lì, tra un espresso e un brindisi, si misura il polso della società.

A confermarlo è una ricerca promossa da Sanbittèr, realizzata tramite una Social Web Opinion Analysis (Swoa) su un campione di 480 tra barman, gestori, proprietari di bar ed esperti del settore, affiancata da un monitoraggio su 1.200 persone (uomini e donne tra i 18 e i 55 anni). Dallo studio emerge che il bar non è solo abitudine, ma spazio di espressione: il 57% degli italiani lo frequenta per parlare liberamente, senza formalismi né timori di giudizio.

Il momento prediletto? L’aperitivo. Dopo le 18 i locali si animano: il 41% sceglie quell’orario per la maggiore affluenza, mentre il 35% lo ritiene ideale per scambiare idee e punti di vista. Questa ritualità ha oltrepassato i confini nazionali, conquistando Stati Uniti, Regno Unito e Nord Europa. Come osserva Mattia Billiato, Senior Brand Manager Aperitivi: «L’aperitivo non è solo un momento della giornata, ma un modo di stare insieme, di raccontarsi e confrontarsi ed è proprio in questa dimensione che Sanbittèr si riconosce da sempre: nel piacere di condividere un sorriso e un brindisi, senza bisogno di un’occasione speciale. È la nostra idea di italianità, fatta di piccoli gesti e grande convivialità».

La frequentazione è elevata: il 43% degli intervistati fa tappa al bar 3–4 volte al giorno (tra colazione, pausa pranzo, pausa caffè e aperitivo), mentre il 31% ci va una volta al giorno. Guardando ai momenti di ritrovo, il 41% preferisce l’orario dell’aperitivo; il 26% si ferma durante la pausa pranzo; il 21% lo sceglie per la colazione.

Quanto ai contenuti delle conversazioni, lo spettro è ampio: dallo sport alla politica, fino all’intrattenimento. Il calcio, sport nazionale per eccellenza, domina: è tema principale per il 59% degli intervistati, a cui si aggiunge un ulteriore 29% che discute di altre discipline.

Limitando lo sguardo all’orario dell’aperitivo, la top ten degli argomenti più gettonati è la seguente:

  • Calcio (52%)
  • Politica (49%)
  • Eventi internazionali (46%)
  • Ambiente (44%)
  • Cibo e alimentazione (41%)
  • Lavoro (37%)
  • Shopping (35%)
  • Gossip (33%)
  • Altri sport (29%)
  • Cinema (21%)

E chi anima questi dibattiti? In testa compaiono gli influencer (41%), seguiti dal proprio capoufficio (36%), dagli esponenti politici (29%) e, a pari merito, da sportivi e divi di Hollywood (27%).

A distanza di decenni, la strofa di Pino Daniele continua dunque a raccontare un’Italia che, davanti a una tazzina, cerca risposte, sfoga dubbi e condivide entusiasmi. In un contesto sempre più digitale, il bancone resta insostituibile: raccoglie voci diverse, dà forma al pensiero collettivo e offre, tra un sorso e l’altro, un’occasione per capire meglio sé stessi e gli altri. Finché ci sarà ‘Na tazzulella ’e cafè, ci sarà anche un’Italia pronta a raccontarsi.