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La denuncia

Gela, elezioni dei quartieri c’è tanto fermento e il rischio della farsa è dietro l'angolo

Il partito Liberale evidenzia criticità sull’organizzazione del voto e chiede garanzie sulla trasparenza della partecipazione

Maria Concetta Goldini

27 Novembre 2025, 07:52

Gela, elezioni dei quartieri c’è tanto fermento e il rischio della farsa è dietro l'angolo

C'è fermento per le prime elezioni dei consigli dei quartieri nella storia gelese, obiettivo rincorso per trent'anni. Ma ci sono anche molti dubbi sulle modalità di svolgimento e sulla garanzia della regolarità delle operazioni di voto. Il meccanismo che ha aperto la strada alle elezioni è stato messo in moto con una delibera di Giunta del maggio scorso mentre il regolamento varato dalla commissione Affari generali ha ottenuto il consenso del consiglio comunale. Il territorio urbano è stato diviso in 9 quartieri e il nono è quello che ingloba le zone balneari. Le liste con i candidati per ogni quartiere vanno depositate entro il 9 dicembre mentre le elezioni si svolgeranno il 25 gennaio all'interno di gazebo che saranno posizionati in ogni quartiere. Queste le indicazioni generali.

Mentre vari partiti si stanno impegnando a piazzare i loro candidati nei vari quartieri, c'è chi negli ambienti politici solleva dubbi su come si stanno organizzando le elezioni. Il partito liberale, riunitosi nello studio dell'avv. D'Aleo componente della direzione nazionale, ha sollevato diverse criticità, giungendo alla conclusione che si sta scegliendo una via superficiale e frettolosa. «Queste elezioni - dice il segretario nazionale Grazio Trufolo - si dovranno svolgere sulla base di 9 aree urbane prive di denominazione individuate sulla base di una cartografia in scala di difficile lettura. Come si può assicurare la massima partecipazione dei cittadini se i quartieri non hanno nome e la cartografia non si legge bene?».

C'è da dire che sono stati accorpati vari quartieri e uno, quello di Cantina Sociale è stato diviso in due parti, una con Settefarine, l'altra con Marchitello. È un altro motivo di confusione tra i cittadini. Come individueranno il seggio di appartenenza? E se, come sembra, è previsto un solo gazebo per quartiere ed ogni quartiere ingloba 7-8 mila votanti, basterà un giorno per votare?

Ma i liberali evidenziano anche che l'avviso del Comune sulle elezioni non reca indicazioni sull'ufficio preposto all'organizzazione di queste elezioni, sulla costituzione dei seggi, sull'acquisto dei gazebo e di quanto necessario per assicurare la raccolta dei voti. «Non si capisce con quali fondi si sosterranno le spese organizzative e per il personale comunale - continua Trufolo - chi è il responsabile del procedimento, da chi è costituito il seggio, dove si conserveranno le schede votate in attesa dello spoglio». Elezioni sì ma non così raffazzonate e con il dubbio che possano essere manipolate. Non una farsa dopo trent'anni di attesa. I liberali auspicano che l'amministrazione rifletta e ponga riparo.