Attualità
"Aeroporto di Comiso, rilancio possibile. Ma non sarà semplice"
Parla il neocomponente del consiglio di amministrazione della Sac, l'ex sindaco della città casmenea Giuseppe Alfano, dopo l'insediamento dell'organismo di vertice nelle ultime ore
La pista dell'aeroporto di Comiso
La prima assemblea dei soci Sac, che ha dato “pieni poteri” al riconfermato Amministratore delegato Nico Torrisi ha visto, per la prima volta, la presenza dell’avvocato Giuseppe Alfano (nella foto sotto il primo da destra), ex sindaco di Comiso, indicato come componente del territorio ibleo in seno alla società di gestione degli aeroporti di Comiso e Catania dall’attuale prima cittadina del comune casmeneo, Maria Rita Schembari.
Una presenza, come dice lo stesso Alfano, che vuole e deve essere di “vigilante” e di “rappresentante” di un territorio che continua ad avere legittime aspettative su una infrastruttura che può rappresentare un volano di enorme importanza a tutti i livelli. «È un territorio che ha vissuto un periodo felice quando l’aeroporto era quasi al suo massimo, e anche in quel momento avrebbe potuto fare molto di più - dice Alfano -. Un periodo che sicuramente ha messo in atto anche un meccanismo di investimenti da parte di chi adesso legittimamente chiede che si possa tornare almeno ai fasti di qualche anno fa. Le compagnie hanno avuto ritrosia ad investire per diversi motivi, per l’isolamento e per i trasporti che non sono stati adeguati. In Sac si è convinti, sulla scia delle attività in atto da qualche tempo, di continuare a dare impulso ad un rilancio stesso e che non può essere rappresentato soltanto dalla continuità territoriale. E’ stato ribadito dallo stesso Nico Torrisi, l’ad, che la Sac ha due piste: ha Catania e Comiso e le due piste devono lavorare in sinergia. La mia presenza, in questo senso, è una chiara volontà del territorio di esprimere e di fare il bene di Comiso. Le trattative commerciali non sono semplici ma questo non significa che non si possa trattare con compagnie che hanno volato precedentemente e anche con quelle che qui non hanno mai volato».
Tutto questo anche in considerazione del fatto che da parte di diversi enti c’è un esborso di denaro importante a supporto dell’incentivazione delle tratte. «Ma ci vuole un equilibrio complessivo - prosegue ancora Alfano - affinché da un lato si possano incentivare le compagnie mentre dall’altro la società di gestione non si veda costretta ad andare in difficoltà. Personalmente sono molto ottimista sul fatto che il prossimo anno si possa essere più attrattivi, ma è chiaro che non dobbiamo mai perdere il focus su quello che l’aeroporto può e deve rappresentare e cioè il fatto che non deve solo servire per la nostra comodità, anche se può essere utile che non si faccia un’ora e mezza di strada per arrivare a Catania. La vera ricchezza, dunque, deve essere quella di fare venire persone: incentivare l’arrivo di turisti. Poi essere collegati con tante città italiane può essere d’aiuto ma spero che si possa a breve avere conferma sulle tratte internazionali che dovranno rappresentare il vero valore aggiunto».
Ultimo aspetto, quello legato alla comunicazione: «E’ vero che non tutto si può dire alla pubblica piazza ma è altrettanto vero che questo ha portato a uno scollamento tra i cittadini e la società di gestione. Su questo aspetto è sicuramente necessaria una riflessione già nelle prossime occasioni», conclude l’ex sindaco di Comiso.