Consiglio comunale
Gela, il grande giorno è arrivato per imboccare la strada dell’uscita dal dissesto finanziario
Sì al bilancio entro l'11 dicembre per evitare il commissariamento, è stato chiesto di sanare i vizi formali e di avviare la verifica politica
La Giunta del Comune di Gela
Il sindaco Di Stefano ha incassato il sì del consiglio alle variazioni di bilancio e ad un debito fuori bilancio inseriti nella seduta ordinaria di lunedì sera. C'è stato per gran parte della seduta un comportamento collaborativo dell'opposizione. Ora il primo cittadino, anche nella veste di assessore al bilancio, si prepara alla seduta più importante per le sorti della città.
Oggi alle 18 si riunisce l'assise civica per trattare la delibera sul bilancio stabilmente riequilibrato. Il primo cittadino ha rivolto un appello a tutti i consiglieri a votare la delibera per consentire alla città di uscire dal tunnel del dissesto finanziario che pesa sulla popolazione in termini di tasse comunali portate al massimo e di servizi essenziali che vengono meno.
Il consiglio non potrà perdere molto tempo per approvare la delibera. Dovrà farlo necessariamente entro l'11 dicembre. Superata quella data la delibera passerà al commissario ad acta che l'approverà ma il consiglio poi decadrà ed è scontato che nessuno dei consiglieri vuole andare a casa ad un anno e mezzo dall'elezione. Il sindaco dal canto suo vuole poter inviare a Roma un bilancio che ha già il parere positivo del collegio dei revisori ma che sia anche espressione del consenso di tutte le forze politiche. L'aria che tira è però di altro tenore: la sempre più sottile opposizione medita di astenersi per marcare la differenza tra chi è responsabile di aver portato il Comune al dissesto e chi non lo è perché anche nel 2023 era minoranza.
In casa di Forza Italia per un voto favorevole è fondamentale che sia sanata l'anomalia sulla delibera messa in evidenza nei giorni scorsi dal segretario cittadino Enzo Cirignotta. Il consigliere forzista Antonino Biundo deciderà all'ultimo momento in base alla piega che prenderanno i lavori d'aula. Per i forzisti è importante che a Roma giunga una delibera inattaccabile e senza vizi formali. Il sindaco, comunque, ha una maggioranza bulgara e non avrà difficoltà a far approvare l'atto anche se non dovesse esserci l'unanimità. Peraltro i suoi alleati aspettano questa approvazione anche per aprire la fase della verifica politica che il sindaco ha rinviato appunto al post bilancio. E qui le previsioni sono da “fuochi di artificio”.