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crisi idrica

"Necessario programmare in tempo la campagna irrigua 2026"

In ansia gli agricoltori della provincia, i sindaci scrivono alla Regione

04 Dicembre 2025, 19:31

Irrigazione campi

In attesa di consistenti piogge che tardano ad arrivare, in tutte le aree agricole della provincia di Agrigento c'è una naturale apprensione per quella che sarà la prossima stagione irrigua. I produttori non vogliono che a marzo, quando si dovrà cominciare a dare più acque alle campagne, ci si trovi di fronte alle emergenze di alcuni mesi fa ed alla rincorsa quotidiana per ottenere irrigazioni di soccorso.

Mentre nel Riberese si attende il piazzamento delle due grosse motopompe sull’alveo del fiume Verdura, che serviranno per invasare l’acqua nel laghetto Gorgo di Montallegro e negli invasi collinari privati, sull'altro versante, quello della Valle del Belice, c'è la preoccupazione per le decisioni della cabina di regia per l'emergenza idrica, che ha ordinato la realizzazione entro il mese di dicembre di un collegamento tra l'invaso Arancio e la diga Garcia, allo scopo di rinvigorire quella che è la risorsa principale per parte delle province di Trapani e Palermo, sia per uso potabile che irriguo.

Il lago Arancio è oggi ai minimi storici, se non piove in modo consistente la situazione rischia di precipitare. E portare acqua in altre zone della Sicilia, togliendola ai produttori della zona, potrebbe risultare devastante. I sindaci agrigentini dell'area belicina hanno chiesto un incontro urgente per tutta una serie di problematiche. Vogliono capire come il Consorzio di bonifica sta programmando e definire congiuntamente linee, tempi e modalità operative della stagione irrigua 2026.

La richiesta è stata avanzata al governo regionale dai sindaci di Sciacca, Menfi, Santa Margherita di Belice e dal commissario straordinario del Comune di Sambuca di Sicilia. Hanno scritto all’assessore regionale all'Agricoltura Luca Sammartino e al commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Agrigento 3 Baldo Giarraputo. Gli amministratori (Fabio Termine per Sciacca, Vito Clemente di Menfi, Gaspare Viola di Santa Margherita di Belice e il commissario straordinario di Sambuca di Sicilia Raimondo Liotta) sollecitano un tavolo di lavoro permanente.

Sottolineano come la nuova stagione agricola richieda una pianificazione tempestiva e concertata, alla luce delle esigenze idriche del comparto agricolo e della rilevanza strategica delle infrastrutture irrigue esistenti e in fase di potenziamento.

«Un confronto preventivo e condiviso tra Regione, Enti locali e gestori consortili – scrivono – è indispensabile per garantire un uso efficace ed equo delle risorse idriche, ridurre i rischi e assicurare sostenibilità territoriale».

La richiesta non si limita a un incontro preliminare, ma propone la costituzione di un tavolo di lavoro permanente per affrontare i nodi principali. Secondo i sindaci, che hanno il supporto delle associazioni di categoria, ci deve essere un utilizzo esclusivo delle acque del lago Arancio per l'irrigazione del comprensorio e si deve redigere una stima previsionale delle risorse idriche disponibili per il 2026. C'è un chiaro riferimento alle notizie che arrivano dalla cabina di regia riguardanti i lavori previsti per trasferire parte dell'acqua dell'invaso agrigentino al Garcia, altra fonte idrica regionale utilizzata sia per scopi potabili che irrigui.

Inoltre, chiedono l'individuazione degli ambiti irrigui prioritari, dalle colture alle aree fragili, un'analisi delle infrastrutture esistenti e delle necessità di manutenzione o potenziamento, la definizione delle modalità di coordinamento tra Regione, enti locali e Consorzio, una programmazione degli interventi urgenti e delle tempistiche operative per garantire stabilità all’approvvigionamento.

o p