×

Il rapimento lampo che ha stretto la Sicilia nella morsa dell’angoscia

Vittoria si risveglia dopo 24 ore di tensione: un ragazzo di 17 anni torna sano e salvo al commissariato. Cosa è successo davvero quella sera?

Redazione La Sicilia

27 Settembre 2025, 01:28

29 Settembre 2025, 20:17

Il rapimento lampo che ha stretto la Sicilia nella morsa dell’angoscia

Nella piazzetta del rione Forcone a Vittoria, provincia di Ragusa, una scena da incubo si è materializzata giovedì sera intorno alle 21:30: un ragazzo di 17 anni, studente del liceo scientifico "Giuseppe Mazzini" nonché figlio di un noto imprenditore nel settore ortofrutticolo, è stato improvvisamente sequestrato da quattro uomini incappucciati e armati, sotto gli occhi attoniti degli amici. L’azione è durata pochi secondi ma ha scatenato ore di apprensione per la comunità intera.

Il rapimento e la fuga

Due Fiat Panda, una nera e l'altra bianca, hanno fatto irruzione in quella serata silenziosa. Dalla vettura nera sono sbucati i due uomini con volto coperto che, urlando il cognome del ragazzo, lo hanno trascinato dentro l’auto costringendolo a salire. Sono fuggiti con la Panda nera, inseguiti da vicino dalla compagna bianca che fungeva da scorta. Prima di allontanarsi, uno dei sequestratori ha gettato a terra il cellulare della vittima, presumibilmente per evitare tracciamenti digitali.

Vittoria sotto choc

Il rapimento ha gettato Vittoria e l’intero Ragusano nel panico, considerata l’importanza economica della zona e la figura del padre del ragazzo, che gestisce uno dei più grandi mercati ortofrutticoli del Sud Italia. Non è ancora chiaro se l'obiettivo fosse un eventuale riscatto o una forma di vendetta, forse legata all’attività imprenditoriale o più direttamente alla vittima. L’intera famiglia e la comunità sono rimaste in stato di allarme per oltre un giorno, mentre le forze dell’ordine hanno avviato le indagini con la massima riservatezza per tutelare la sicurezza del giovane.

La svolta: il ritorno del ragazzo

A spezzare questa nottata di ansia, il ragazzo stesso si è presentato spontaneamente presso il commissariato di polizia di Vittoria, esattamente 24 ore dopo il sequestro. Sta bene e ha subito iniziato a collaborare con gli inquirenti per ricostruire ogni dettaglio di quelle drammatiche ore. Le autorità mantengono il massimo riserbo, ma hanno escluso che sia stato richiesto o pagato alcun riscatto. Ulteriori accertamenti sono in corso per capire se si tratti di un rapimento a scopo estorsivo o di altro tipo di intimidazione.

Reazioni e conseguenze

Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha prontamente convocato una giunta straordinaria per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e garantire la sicurezza della cittadinanza, scossa dall’evento. Nei prossimi giorni è atteso un intervento coordinato tra magistratura e polizia per fare luce sulle responsabilità. L’episodio, seppur unico, richiama l’attenzione sull’importanza di una risposta ferma contro ogni forma di criminalità organizzata che mina la serenità di famiglie e comunità.