il caso
«Marianna trovata viva a Favara» ma è una fake news, il questore: «Indagini per procurato allarme»
La trentottenne travolta dalle acque del nubifragio che si è abbattuto sull'Agrigentino è dispersa da quattro giorni

La polizia avvierà accertamenti per risalire agli autori di quello che, a Favara, si configura come un “procurato allarme”. A confermarlo è il questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, presente in piazza Della Libertà, a Favara, dove si era diffusa la falsa notizia del ritrovamento e in vita di Marianna Bello, la trentottenne travolta dalle acque del nubifragio che ha colpito l’Agrigentino quattro giorni fa. La donna risulta tuttora dispersa.
«C'è Marianna Bello, parla con un uomo e sta bene». Questa, grosso modo, la segnalazione arrivata telefonicamente al numero unico d’emergenza 112. E da quell'esatto momento a Favara (Agrigento) è scoppiato il caos: il miracolo a cui tutti continuano a fare affidamento si era materializzato. Le pattuglie dei carabinieri e dei vigili del fuoco riprese con un telefono cellulare, mentre correvano, a molti hanno dato la conferma. Ma i militari dell’Arma e i soccorritori stavano, semplicemente, andando a riscontrare e verificare quella che era una segnalazione. Che si è rivelata del tutto falsa.