L'appello
Appiccò il rogo che uccise il prete che operava nella comunità: pg chiede la conferma della condanna
La tragedia alla Tenda San Camillo. Il processo di secondo grado è a un punto di svolta.

La camera da letto dove è morto fratel Leonardo
Confermare la condanna a 22 anni di carcere. Non ha dubbi il sostituto procuratore generale Antonio Nicastro che, stamattina, ha chiesto alla Corte d'Assise d'Appello di Catania di emettere nei confronti di Paolo Bastianini una sentenza coincidente con quella di primo grado. Il processo è quello che riguarda l'omicidio di fratel Leonardo Grasso, morto bruciato in un incendio nella struttura d’accoglienza in cui operò per decenni. Il prete dedicò la sua intera esistenza ad aiutare tossicodipendenti e malati abbandonati accogliendoli nella Tenda San Camillo di Guardia Mangano, frazione tra Acireale e Riposto. Il rogo fu appiccato da Paolo Bastianini, ospite della comunità, cinque anni fa.
Il pg, al termine della requisitoria, stamattina ha sollecitato la conferma del verdetto della Corte d’Assise di Catania che ritenne l’imputato «colpevole» dei reati contestati ma «concesse le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti e alla recidiva». Da qui si arrivò alla riduzione di pena. La confessione di Bastianini ha fatto sì che ci fosse il riconoscimento delle generiche.
Paolo Bastianini, reo confesso, fu arrestato dai carabinieri poche ore dopo la tragica morte di fratel Leonardo. I militari lo rintracciarono a Catania: aveva utilizzato l’auto della vittima per la fuga. Nell'autopsia eseguita dal medico legale Giuseppe Ragazzi emerse che Grasso «aveva delle lesioni sul capo da corpo contundente». Ci sarebbe, quindi, stata una colluttazione prima del divampare del rogo che ha completamente avvolto il letto della vittima, che era ancora viva quando fu appiccato l'incendio. Per lo psichiatra nominato dalla difesa la capacità dell’imputato - disse nel dibattimento di primo grado - era «grandemente scemata».
Il difensore di Bastianini, l’avvocato Alessandro Vecchio, discuterà il 28 ottobre. Poi, salvo rinvii per repliche, dovrebbe esserci la sentenza. La Corte d'Assise d'Appello, dopo aver ascoltato la difesa, si ritirerà in camera di consiglio.