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Gela, non decolla la lotta al "sacchetto selvaggio": «Servono telecamere e anche appostamenti»

Carenza di vigili e aiuole trasformate in discariche, l'assessore Fava chiede un accordo urgente con Impianti Srr e Ghelas

Maria Concetta Goldini

08 Ottobre 2025, 08:59

Gela, non decolla la lotta al "sacchetto selvaggio": «Servono telecamere e anche appostamenti»

Mentre la legge 116 dell’8 agosto del 2025, che prevede sanzioni pesanti fino all’arresto per chi abbandona rifiuti, sta producendo i primi risultati in varie città siciliane (è il caso ad esempio dell’attività messa in atto dalla polizia municipale di Siracusa), a Gela la lotta agli incivili del sacchetto non decolla. Almeno per la parte che riguarda il Comune che le telecamere mobili per questo tipo di attività le ha acquistate ma non riesce a sfruttarle. La motivazione economica si collega a quella della carenza dei vigili urbani, al fatto che non lavorano nelle ore notturne. Così il fenomeno del “sacchetto selvaggio” continua a proliferare.

Zone ripulite da Ghelas o da Impianti subito dopo tornano ad essere discariche a cielo aperto.

L’assessore al ramo, il vice sindaco Giuseppe Fava non accetta che si prosegua con questo andazzo e non è soddisfatto neanche di come viene pulita la città.

Ritiene che vi siano criticità da superare.

L’occasione per provare a migliorare lo status quo sarà fornita dall’incontro di domani con la Impianti Srr, la società in house che gestisce la raccolta dei rifiuti in città nel corso del quale si tratterà del nuovo contratto con il Comune.

«Ci sono da definire alcuni aspetti - dice - è da migliorare la pulizia delle aiuole che sono piene di cartacce e tanto altro per dare più decoro e igiene alla città c’è da fare un piano per l’uso delle telecamere contro gli incivili. C’è da definire cosa fa la Impianti e cosa può fare il Comune». L’assessore Fava aggiunge: «Vorrei essere messo nelle condizioni di poter stabilire io come agire per scoraggiare l’abbandono illegale di rifiuti. Non solo mettendo in funzione le telecamere di cui dispone il Comune. Serve anche fare appostamenti in determinate zone sensibili per cogliere i cittadini sul fatto. E per questo è necessaria la disponibilità dei vigili urbani».

Altro punto critico riguarda la cura del verde. La Ghelas è intervenuta con i 6 giardinieri che sono stati assunti. Non basta. Il territorio cittadino è vasto, le scuole hanno spazi verdi e reclamano pulizia. Perciò va trovata un’intesa tra Comune, Impianti e Ghelas. «Sto cercando di creare una squadra in assessorato per le verifiche e qualche attività da svolgere - continua l’assessore - hanno voluto il vestiario adatto e l’abbiamo ordinato, ma vogliono il pagamento del lavoro straordinario e stiamo verificando come fare. Di fatto c’è una situazione generale su decoro e igiene che va nettamente migliorata. Servono più risorse ma anche che i cittadini facciano la loro parte».