Lavori
Paternò, avvio del cantiere per la metropolitana: chiusa via della Libertà
Lo stop dovrebbe durare circa otto mesi. Appaltato il raddoppio della Ss 284 sino a S. Maria di Licodia

Paternò. Rivoluzione in tema viabilità per una parte della città. Da lunedì scorso stop al transito dei mezzi per il prolungamento di via della Libertà, all’incrocio con via Stazione. Arteria viaria importante visto che permette di raggiungere lo svincolo sulla Ss 284, la Paternò-Randazzo, oltre che permettere l’accesso alla Provinciale 57, quest’ultima con divieto di transito ai mezzi da mesi, per volere della Città Metropolitana. Quest’ultima disposizione è stata adottata dal Comune di Paternò per permettere il prosieguo dei lavori per la metropolitana nel tratto Paternò-Catania.
Come si ricorderà a Paternò verrà realizzata una stazione su viale dei Platani, in zona Ardizzone, dove sarà presente anche il deposito, la direzione e i locali officina della Ferrovia Circumetnea; a questa dovrebbe aggiungersi, in una seconda fase, anche un people mover, con stazione nella centralissima piazza della Regione. La chiusura di via della Libertà è stata programmata per otto mesi ma si spera che si possa, comunque, concludere prima.
Per gli automobilisti sarà necessario trovare percorsi alternativi, per ovviare alla chiusura dell’arteria stradale. Chi sarà fortemente penalizzato da questa chiusura sono i residenti che hanno le loro abitazioni lungo la Sp 57, oltre alle attività economiche presenti lungo l’asse viario. Per poter rientrare a casa bisognerà percorrere vie alternative non proprio agevoli, visto i tempi di percorrenza richiesti e i chilometri in più da dover affrontare.
Intanto, altro intervento in tema viabile, atteso dal territorio, riguarda la Statale 284, la Paternò-Randazzo, nel suo primissimo tratto da Paternò fino a Santa Maria di Licodia. La notizia è legata all’aggiudicazione dei lavori relativi alla gara d’appalto per il raddoppio del primo lotto da Paternò fino a Santa Maria di Licodia. L’importo a base d’asta era di 124 milioni di euro circa, assegnato, poi, con un ribasso di poco superiore al 7%.
L’appalto è stato vinto da un consorzio di imprese: si tratta della Aleandri, Fincantieri, Ambiente srl, Sca Servizi Chimici Ambientali srl, Field srl e Gimac srl. Secondo il cronoprogramma dell’Anas, ultimati gli ultimi adempimenti burocratici, si arriverà all’avvio dei lavori che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. Non chiari, ancora, gli effetti sulla viabilità del territorio per quest’intervento.