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Taormina

Ccpm, chiesta ispezione al ministero

Inviata una “pec” per verificare la vericidità dei dati riportati dalla Regione. Esposto in Procura di Codacons e Articolo 32

08 Ottobre 2025, 10:14

Ccpm, chiesta ispezione al ministero

Taormina. Il comitato dei genitori del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo (Ccpm) chiede che il ministro Orazio Schillaci predisponga un’ispezione sui dati del reparto in attività all’ospedale "S. Vincenzo".

«Abbiamo una forte preoccupazione – si legge nella richiesta inviata mediante pec al ministero della Sanità – per le prospettive future della cardiochirurgia pediatrica in Sicilia. Chiediamo che il Suo Dicastero disponga un intervento urgente, con carattere di ispezione, da parte degli organi competenti, presso il Ccpm di Taormina, convenzionato con l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, e presso il Centro di cardiochirurgia di Palermo, oggi affidato al Policlinico San Donato Milanese, presso Arnas Civico. Tale ispezione si rende necessaria per verificare la veridicità e la completezza dei dati riportati dalla Regione Sicilia».

«A titolo esemplificativo e per giustificare tale richiesta, segnaliamo che nel 2016 è stato denunciato l’invio al ministero di un report inesatto, relativo al Ccpm di Taormina, nel quale si affermava che nel 2015 il centro avrebbe avuto soltanto 3 pazienti dimessi, mentre i dati reali – documentati all’epoca da Asp e medici – indicavano circa 560 casi trattati in quell’anno. Questo evidente scostamento (3 contro 560) si rivelò dunque «discrepanza abissale» e «documentazione diametralmente opposta» rispetto alla reale attività del Centro».

Intanto Codacons e l’Articolo 32-Aidma (Associazione italiana per i diritti del malato) hanno presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Messina e Palermo. Si vuole fare piena luce sui dati trasmessi dalla Regione Siciliana al ministero per verificare ogni possibile incongruenza o errore che possa aver inciso sulla riorganizzazione dei centri di Taormina e Palermo. La decisione arriva dopo le dichiarazioni in proposito di alcuni parlamentari regionali e dopo, appunto, la comunicazione ufficiale che richiede un controllo sui dati inviata al ministro della Salute dal comitato dei genitori. «Quando sono i genitori a chiedere un intervento del ministro – spiegano Codacons e Articolo 32-Aidma – significa che la fiducia dei cittadini è ferita». Esposto che presenteranno anche i parlamentari siciliani di Italia Viva, il vicepresidente nazionale del partito deputato Davide Faraone, e la senatrice Dafne Musolino, vicecapogruppo al Senato.