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LA DENUNCIA

Ponte sullo Stretto, gli ambientalisti si rivolgono di nuovo all'Ue: «Serviva una gara d'appalto internazionale»

Quarto reclamo all’Unione Europea: Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf chiedono il ritiro della delibera di approvazione dei lavori, già al vaglio della Corte dei Conti

Redazione Catania

08 Ottobre 2025, 11:45

Ponte sullo Stretto

Ponte sullo Stretto

Le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF hanno presentato un nuovo reclamo all’Unione Europea denunciando che si vorrebbe realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina senza procedere all’affidamento lavori tramite gara pubblica internazionale.

In particolare le associazioni ritengono che ci sia una reiterata violazione da parte dell’Italia della direttiva UE del 2014 sulla concorrenza.

Il nuovo reclamo è il quarto presentato e si aggiunge a quello per la mancata applicazione della direttiva sulla Valutazione Ambientale Strategica ed a quelli presentati contro i due pareri della commissione VIA VAS per la non corretta applicazione della direttiva «HABITAT» e di quella per la «Conservazione degli uccelli selvatici».

«Il nuovo reclamo – si legge in una nota – ripropone il tema della mancata gara d’appalto internazionale per la realizzazione del Ponte contestando l’interpretazione normativa che è stata data per evitarla».

«L’appalto, oggi stimato in oltre 13,5 miliardi (per altro ampiamente sottostimati), secondo le associazioni non può essere realizzato dallo stesso soggetto che nel 2005 lo aveva vinto per 3,9 miliardi su un progetto che poi avrebbe subito progressive modifiche e un’importante estensione delle opere connesse e di quelle compensative».

Le associazioni chiedono il ritiro in autotutela della delibera con cui il Governo ha chiuso l’iter di approvazione del Ponte, delibera ancora sospesa perché all’attenzione della Corte dei Conti che ha già avanzato rilievi.