×

L'udienza preliminare

Traffico illecito di rifiuti, il gup: «Processo resta a Catania»

I 25 imputati hanno formalizzato la scelta dei riti. Sentiti i due dirigenti regionali che hanno optato per l'abbreviato.

Laura Distefano

09 Ottobre 2025, 23:21

Discarica Oikos di Motta S. Anastasia ai comuni del Palermitano

Il processo coinvolge la gestione dei conferimenti fra Rap e Oikos

Il processo resta a Catania. Il gup Luigi Barone ha rigettato la sollecitazione di alcuni difensori di trasferire gli atti delle contestazioni alla Rap (Risorse Ambiente Palermo) agli uffici giudiziari del capoluogo siciliano. Per i legali, se un reato di traffico illecito di rifiuti ci fosse stato, allora sarebbe stato commesso dall’altra parte dell’Isola. Ma non è così invece per il giudice che ha fatto proseguire l’udienza preliminare che scaturisce dall’inchiesta sulla gestione dei conferimenti di munnizza nelle discariche di Palermo e nel Catanese, la prima di titolarità della partecipata Rap e le altre, di contrada Tiritì e Valanghe d’Inverno fra Motta Sant’Anastasia e Misterbianco, dell’Oikos. Da quanto emerge dalle indagini del Noe e della sezione Pg dei carabinieri ci sarebbero state delle operazioni non lecite nei conferimenti ma anche nella parte autorizzativa e burocratica. Iter che non sarebbero stati in linea con la normativa ambientale.

Una volta sciolta la riserva sulla competenza territoriale, il gup ieri ha chiesto ai 25 imputati di formulare la scelta dei riti. Solo due hanno scelto di essere giudicati in abbreviato. E sono i dirigenti regionali Maurizio Pirillo e Vincenzo Sansone. Il primo è finito sott’accusa per il ruolo ricoperto dal 2016 al 2017 quale dirigente del Dipartimento Acque e Rifiuti, mentre Sansone per le mansioni del servizio Vas/Via dal 2005 al 2008 e in ultimo nel 2013 all’Arta di Palermo. I due hanno chiesto di essere interrogati. Sansone ha evidenziato che la firma apposta nei provvedimenti arrivava dopo che erano passati dalle conferenze dei servizi. Pirillo, invece, ha evidenziato che ogni decisione era finalizzata alla tutela dell’ambiente.

Gli altri imputati, fra cui il capo della protezione civile Salvo Cocina, proseguiranno con l’ordinario. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 13 gennaio. La sentenza, con contestuale decisione sulle richieste di rinvii a giudizio, non arriverà prima della prossima primavera.