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Viabilità

Oltre dieci milioni per le strade provinciali della provincia di Catania

Nella somma messa a disposizione dalla Città metropolitana rientrano anche gli interventi di rifacimento e ripristino di segnaletica e pavimentazione di alcune strade del Calatino

10 Ottobre 2025, 22:30

Oltre dieci milioni per le strade provinciali della provincia di Catania

Viabilità intercomunale e ammodernamento delle strade provinciali ricadenti nei territori dei 58 Comuni dell’area metropolitana. Il sindaco della Città metropolitana, Enrico Trantino, pone sul piatto della bilancia oltre 10 milioni di euro. Somme rilevanti che rientrano, nell’ambito del programma di investimenti da 55 milioni di euro, varato dal governo regionale per complessivi 55 milioni. Il presidente Renato Schifani li ha infatti ripartiti a beneficio dei Comuni delle tre aree metropolitane e dei sei Liberi consorzi; con oltre 10 milioni, circa il 20% del finanziamento è destinato alla Città metropolitana.

Gli intendimenti sono volti a migliorare i collegamenti nelle aree interne dell’Isola, che il più delle volte pagano lo scotto dell’isolamento, per via dei dissesti idrogeologici. Altri criteri adottati, in relazione alla ripartizione del fondo da 55 milioni, sono quelli delle popolazioni residenti nell’Isola e l’estensione della rete viaria delle ex strade provinciali. Un’operazione di restyling e messa in sicurezza delle strade che, nelle aree dei 58 Comuni Etnei, contribuirà a migliorare i collegamenti nei territori non serviti da strade statali. A darne notizia sono i consiglieri metropolitani, Roberto Barbagallo e Ruggero Strano, rispettivamente sindaci di Acireale e Castel di Iudica. «Gli interventi - ha detto il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo - interesseranno le aree Pedemontana, Acese e Calatino. Non appena saranno ultimate le istruttorie la Regione erogherà i fondi. Manteniamo così l’impegno a rilanciare la Città metropolitana e, finalmente, a investire sulla nostra viabilità, come chiedono da anni i nostri cittadini».

Vediamo quali saranno le strade provinciali interessate, la gran parte delle quali ricadono nei territori comunali di Catania, Belpasso, Militello, Ramacca, Palagonia, Caltagirone e Grammichele. Eccole nel dettaglio: rifacimento delle Sp 102/I, 102/II e 203 (Paternò e Castel di Judica); lavori sulle Sp 101, 115 Loreto Balatelle, Torretta, Pisano Acireale e 116 e 168 Castiglione di Sicilia; riqualificazione e segnaletica delle Sp 171, 4/II, 157 (Mascalucia, Nicolosi e Pedara) e Sp 92 denominata strada dell’Etna.

Gli interventi contemplano il ripristino delle segnaletiche e pavimentazione delle Sp 3/III, 12/II, 13, 14 e 57 (Camporotondo Etneo, Belpasso, Motta Sant’Anastasia, Misterbianco e Ragalna). Nell’area calatina saranno ammodernate le provinciali 28/II, 28/III, 38/I e 38/II (Militello, Vizzini e Licodia Eubea); a Caltagirone le Sp 63, 34, 233 e 227, mentre tra Palagonia e Ramacca le Sp 25/I, 74/I, 76 e 132.

Il consigliere metropolitano e sindaco di Castel di Iudica, Ruggero Strano: «Esprimo soddisfazione per avere collaborato - dice Strano - anche nella qualità di capogruppo della Lega, al Piano viabilità da 10 milioni di euro; complessivamente sono 8 mega-progetti. Un risultato che appaga l’opera politica di questi mesi che mi ha visto partecipe a questo piano di lavoro. Un obiettivo, insomma, raggiunto che sottende a migliorare la percorribilità anche di molte strade provinciali, che fungono da percorsi di penetrazione agricola». Il Piano da 55 milioni non contempla, purtroppo, la realizzazione dello svincolo in entrata della Sp 180, via di fuga di Caltagirone che, per traversie burocratiche e problemi tecnici è atteso da oltre un ventennio. Come risaputo, per vicende legate a procedure d’esproprio, delle quali non se ne seppe più nulla e, perfino alla vista poco incantevole dei piloni ormai deteriorati, sui quali dovrebbero passare le travi dello svincolo in entrata, il completamento di questa importante strada, che snellirebbe il traffico pesante, rimane una chimera. I cittadini di Caltagirone sperano. Con fiducia, ma spereranno ancora.