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La delibera

Trapani, stipendi "tagliati" agli amministratori dopo i mancati trasferimenti regionali

Il nuovo "tariffario" è certamente maggiore rispetto al 2023 quando c'è stato l'incremento economico

11 Ottobre 2025, 09:09

Trapani, stipendi "tagliati" agli amministratori dopo i mancati trasferimenti regionali

Dopo mesi di dibattito politico in cui era stato più volte evidenziato che le indennità degli amministratori comunali erano fissate al tetto massimo previsto dalla normativa e che bisognava impiegare maggiori risorse per servizi e attività di manutenzione, l’amministrazione ha deciso di intervenire. Una scelta politica, ma soprattutto una necessità per fare fronte alle quotidiane esigenze di cassa a causa dei tagli regionali.

A partire dal 1° gennaio 2026, le indennità di funzione di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale saranno rimodulate al ribasso, in una manovra di giunta finalizzata al riequilibrio dei conti e probabilmente anche alla necessità di dare risposte a chi spesso ha sollevato dubbi quando gli amministratori parlano di difficoltà finanziarie. In verità, è quasi una scelta obbligata dopo i tagli della Regione Siciliana per le indennità di carica a tutti i Comuni siciliani.

Attualmente il sindaco percepisce 9.660 euro lordi al mese, il vice sindaco 7.245 euro, gli assessori e il presidente del consiglio 5.796 euro, mentre al vice presidente spettano 3.480 euro. Questi importi erano stati fissati al massimo consentito dalla legge nazionale e regionale. Erano adeguamenti consentiti dalla legge di bilancio 2022 dello Stato e da una legge regionale dello stesso anno. La decisione arriva alla luce del minore finanziamento 2025 riconosciuto al Comune e della riduzione degli stanziamenti nei capitoli di bilancio dedicati alle indennità. La giunta ha ritenuto opportuno intervenire per garantire la sostenibilità economica nel triennio 2025–2027.

Le nuove indennità mensili saranno: sindaco 7.540,15 euro; vice sindaco 5.655,11 euro, assessori e presidente del consiglio 4.524,09 euro, vice presidente del consiglio 2.714,45 euro.

Una scelta che segna un cambio di passo rispetto al passato e che potrebbe riaccendere il confronto politico sul tema della gestione delle risorse pubbliche. La riduzione arriva dopo quasi due anni dall’adeguamento al rialzo: fino al 2023 l’indennità mensile del sindaco era di 4.734 euro, quella di assessori e presidente del consiglio circa 2.840 euro. Per i consiglieri comunali nessun sacrificio: continueranno a percepire 53 euro di gettone di presenza a seduta, ben oltre i precedenti 34 euro a seduta.