Belpasso
In contrada Valcorrente rimossi i cartelloni pubblicitari abusivi
Iniziativa in sinergia tra amministrazione comunale e Città metropolitana: "Rappresentavano un pericolo"

Eliminati i cartelloni pubblicitari presenti nella zona di contrada Valcorrente, in prossimità del centro commerciale Etnapolis. Era, a detta dalle autorità competenti, cartellonistica pubblicitaria abusiva che l’amministrazione comunale di Belpasso, in sinergia con la Città Metropolitana di Catania, ha provveduto ad eliminare. Fattiva la collaborazione tra i due enti visto che la polizia municipale di Belpasso non aveva la competenza diretta per l'emissione dei provvedimenti finali per la rimozione: si tratta di un’area stradale (in particolare la rotatoria di Valcorrente e i tratti delle strade provinciali Sp 3/III - Via Pantano, Sp 229-I e Sp 134) di proprietà e competenza della Città Metropolitana di Catania.
Polizia municipale che ha svolto una meticolosa attività di accertamento. L'operazione, avviata nel 2023, ha riguardato l'installazione irregolare di numerosi cartelloni pubblicitari che, in violazione dell'articolo 23 del Codice della Strada, costituivano un potenziale pericolo per la sicurezza della circolazione. Elevati complessivamente una quarantina di verbali per impianti abusivamente installati. La polizia municipale ha successivamente trasmesso tutta la documentazione prodotta alla Città Metropolitana di Catania per i provvedimenti di sua competenza. Ricevuta la documentazione dal Comune di Belpasso, gli uffici della ex Provincia regionale etnea hanno proceduto con l'emissione di diffide nei confronti dei proprietari degli impianti, ingiungendo l'immediata rimozione dei tabelloni abusivi e l'addebito delle relative spese. «Siamo pienamente soddisfatti di come l'azione congiunta e la collaborazione inter-istituzionale abbiano condotto al ripristino delle condizioni di legalità e sicurezza in un'area ad alto traffico come quella di Valcorrente» ha detto il sindaco Carlo Caputo, il quale ha aggiunto che i «mega-pannelli, installati abusivamente, non solo rappresentavano un elemento di distrazione e potenziale pericolo per gli automobilisti, ma erano anche una concreta fonte di rischio, in quanto nelle giornate di forte vento venivano spesso abbattuti dalle raffiche».