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Ponte sullo Stretto, conto alla rovescia per il "giudizio" della Corte dei Conti

Il Governo però potrebbe andare avanti lo stesso anche in caso di esito negativo della registrazione. Salvini: «Nessuna opera è stata definanziata»

Alfonso Abagnale

29 Ottobre 2025, 19:51

19:52

Ponte sullo Stretto, conto alla rovescia per il "giudizio" della Corte dei Conti

Sale l’attesa per la decisione della Corte dei Conti sulla delibera Cipess che lo scorso agosto ha dato il via libera alla costruzione del Ponte sullo Stretto. A deliberare sarà la sezione centrale di controllo della magistratura contabile, ossia l’organo collegiale che svolge il controllo preventivo.

Tra i diversi punti sotto la lente dei magistrati: coperture economiche, affidabilità delle stime di traffico, conformità del progetto definitivo alle normative ambientali, antisismiche e alle regole europee sul superamento del 50% del costo iniziale.

Nell’ipotesi di parere negativo, il governo potrebbe comunque decidere di andare avanti con il progetto. In caso di rifiuto di registrazione da parte della Corte dei Conti, l’amministrazione interessata può chiedere un’apposita deliberazione del Consiglio dei ministri, che può ritenere l’atto conforme a un interesse pubblico superiore e farlo comunque proseguire.

Durante l’adunanza della Sezione centrale, il consigliere Carmela Mirabella avrebbe sollevato diverse eccezioni, tra cui quella sulla competenza del Cipess, considerato organo “politico”.

Nel corso di un acceso question time alla Camera, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha spiegato che «la Corte dei Conti ha deciso di sottoporre la valutazione alla sezione centrale di controllo», ma si tratta di una scelta che non modifica il termine per la decisione sulla registrazione fissato per il 7 novembre. Ha sottolineato che il lavoro sul progetto «è stato serio, articolato e trasparente nel rispetto delle norme italiane ed europee» e che «è stata rispettata la normativa ambientale»; «il ponte farà risparmiare tempo, denaro e salute». «Nessuna violazione, nessun ritiro della delibera Cipess», ha aggiunto. «Il mio impegno è fare questo ponte e farlo bene», ha assicurato, scontrandosi con il deputato di Avs Angelo Bonelli, che ha definito il progetto da 13,5 miliardi «vecchio di 26 anni».

Bonelli ha attaccato: «Nella delibera Cipess ci sono gravi profili d’illegittimità evidenziati dalla Corte dei Conti e in un Paese normale il governo avrebbe ritirato il progetto, che sottrae 15 miliardi ai cittadini dopo aver tagliato fondi al trasporto pubblico».

La replica di Salvini: «Se avessimo adottato le politiche del no, non avremmo l’Autostrada del Sole e l’AV. Nessuna opera sarà definanziata per pagare il ponte da Bolzano a Palermo. Un’opera che coinvolgerà 120 mila posti di lavoro. È falso che, se si fa il ponte, non si faranno le altre opere in Calabria e Sicilia. Stiamo investendo 23 miliardi in Sicilia e 22 miliardi in Calabria. Oggi, con questa mole di investimenti, non fare il ponte non avrebbe senso. Il Ponte non è uno spreco».