Riposto
Un divano e una sedia nell’alveo del Cozzi-Torre
Torre Archirafi: greto messo in sicurezza ma rifiuti ingombranti, vegetazione e recinzioni danneggiate minacciano nuove inondazioni
									Nonostante gli effetti devastanti dell’esondazione del torrente Cozzi-Torre nell’autunno dello scorso anno, che mise in ginocchio il borgo marinaro di Torre Archirafi, alcuni cittadini sembrano non aver imparato la lezione. A poche settimane dall’ultimazione dei cruciali interventi di messa in sicurezza del greto - finanziati dalla Protezione civile regionale con la rimozione dei detriti alluvionali, il ripristino della sezione fluviale e l’interramento di un lungo tratto di tubazione - il letto del torrente è tornato ad ospitare rifiuti ingombranti.
Nei giorni scorsi - come documentato da svariate foto apparse sui social - sono stati depositati alcuni componenti di arredo (un vecchio divano), suscitando l’indignazione di tanti cittadini che, ancora oggi, pagano le conseguenze di quell’inondazioni che solo per un miracolo non si sono tramutate in tragedia. Rifiuti in parte rimossi, tuttavia a ridosso della tubazione interrata qualcuno ha abbandonato una sedia d’ufficio. Facile immaginare le conseguenze idrauliche che tali comportamenti provocheranno in occasione di eventi meteo estremi. L'abbandono di materiali ingombranti, unito alla presenza di ramaglie e di una rigogliosa e incontrollata vegetazione in diversi tratti del torrente che si snoda lungo la via Simone Grasso, rischia di causare il blocco della tubazione nel suo tratto terminale prima di sfociare in mare, vanificando gli sforzi e gli investimenti pubblici per la sicurezza idraulica. Un effetto tappo potrebbe provocare danni irreparabili con la tracimazione delle acque torrentizie a ridosso di un’area urbana ad alta densità abitativa.
L'azione di deterrenza delle telecamere dislocate lungo il torrente appare insufficiente e non sembra avere l’effetto sperato. A peggiorare il quadro è la condizione delle recinzioni: a opere idrauliche ultimate, diversi tratti del torrente risultano privi di protezione o con la rete già danneggiata. L’assenza di una recinzione funzionale facilita in modo diretto e incontrollato l’abbandono dei rifiuti. Urgente un’intensificazione della vigilanza, il ripristino delle barriere fisiche per proteggere l’incolumità pubblica.