sant'angelo muxaro
Incendiate tre betoniere di una ditta di calcestruzzi
L’ammontare dei danni non è stato ancora quantificato, ma da una prima stima è ingente
Vigili del Fuoco
Devastate da un incendio tre betoniere di proprietà di una ditta di calcestruzzi. Mistero sulle cause. Si segue la pista dolosa, ma in mancanza di certezze non è la sola, e si cercano indizi per ricostruire l’inferno di fuoco scatenato alla periferia di Sant’Angelo Muxaro. Non filtrano indiscrezDevastati da un incendio tre betoniere di proprietà di una ditta di calcestruzzo. Mistero sulle cause. Si segue la pista dolosa, ma in mancanza di certezze non è la sola, e si cercano indizi per ricostruire l’inferno di fuoco scatenato alla periferia di Sant’Angelo Muxaro. Non filtrano indiscrezioni su quanto i carabinieri abbiano raccolto in questa primissima fase di investigazioni. Gravi i danni riportati dai mezzi. L’ammontare dei danni non è stato ancora quantificato, ma da una prima stima è ingente, coperto da assicurazione.
l rogo è divampato nelle ore notturne. Sono stati alcuni passanti ad accorgersi della presenza di fiamme e fumo che proveniva dall’impianto. Da lì a poco la scoperta dell’incendio. C'è stato bisogno dell'intervento urgente dei vigili del fuoco poiché si è corso il rischio che l’incendio potesse estendersi. Sul luogo dell'evento si sono portati i carabinieri della locale Stazione, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Canicattì e gli esperti della Scientifica dell'Arma che ben presto hanno effettuato un sopralluogo concentrato alla ricerca di elementi utili che potessero dare una sterzata alle investigazioni. Non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile o altri inneschi.
Il rogo è divampato nelle ore notturne. Sono stati alcuni passanti ad accorgersi della presenza di fiamme e fumo che proveniva dall’impianto. Da lì a poco la scoperta dell’incendio. C'è stato bisogno dell'intervento urgente dei vigili del fuoco poiché si è corso il rischio che l’incendio potesse estendersi. Sul luogo dell'evento si sono portati i carabinieri della locale Stazione, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Canicattì e gli esperti della Scientifica dell'Arma che ben presto hanno effettuato un sopralluogo concentrato alla ricerca di elementi utili che potessero dare una sterzata alle investigazioni. Non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile o altri inneschi.
L’ipotesi privilegiata è quella di un attentato incendiario. Ma resta in piedi la pista del fatto accidentale. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per fare piena luce sull’intera vicenda. Un'attività investigativa che però non si preannuncia semplicissima, anche perché l'area non sarebbe coperta da impianti di videosorveglianza.