Soprintendenza del mare
Palermo, va ai domiciliari il funzionario regionale accusato di concussione
L'accusa: il dirigente chiedeva soldi per pagamenti a fornitori di eventi culturali, scoperto dopo le denunce di due imprenditori
Il tribunale del riesame di Palermo ha disposto gli arresti domiciliari per Antonio Librizzi, 62 anni funzionario dell’assessorato regionale ai Beni culturali e in servizio alla soprintendenza del mare, accusato di episodi di concussione, sorpreso lo scorso 23 ottobre dalla guardia di finanza con una mazzetta da mille euro in un’agenda, che gli era stata appena consegnata da un imprenditore. I giudici hanno accolto parzialmente il ricorso presentato dagli avvocati Roberto Tricoli e Luigi Miceli Tagliavia che lo difendono.
Dopo l’arresto l’uomo era stato accusato di altri due episodi di concussione ai danni di una seconda vittima. Per le altre contestazioni il tribunale ha annullato i provvedimenti cautelari ritenendo che non fosse stato fatto l’interrogatorio preventivo che la legge impone quando non c'è la flagranza. Una interpretazione contestata dal pm visto che Librizzi davanti al gip si era avvalso della facoltà di non rispondere e, ieri ,davanti ai sostituti procuratori aveva reso interrogatorio ammettendo di aver preso i soldi ma sostenendo che fossero solo regali o il corrispettivo di consulenze.
«Diceva di essere il padrone della Regione e che lui poteva fare ogni cosa», raccontano le vittime che hanno collaborato con
la giustizia.
