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Il blitz

Catania, nel cassetto dell’avvolgibile kalashnikov, pistole e 34 chili di coca

Il maxi sequestro. La droga vale milioni di euro. I poliziotti hanno arrestato un 48enne

Laura Distefano

17 Novembre 2025, 06:00

Catania, nel cassetto dell’avvolgibile kalashnikov, pistole e 34 chili di coca

La scelta dei nascondigli è stata ben studiata: la cassetta dell’avvolgibile è stata trasformata in un covo di armi e droga. La strategia però non ha funzionato. Il 48enne catanese Giovanni Distefano, detto “cammisa”, è stato arrestato a Catania dalla polizia al termine di un’operazione pomeridiana avvenuta in via Monsignor Segusio, strada fra i quartieri periferici di Librino e Gelso Bianco. Gli investigatori sapevano cosa cercare. Distefano ha aperto casa con la sua chiave. E da lì è cominciata la perquisizione. Quando sono arrivati in cucina i poliziotti hanno deciso di smontare la cassetta dell’avvolgibile. E voilà la sorpresa. La prima cosa che gli agenti hanno trovato è stato un kalashnikov e varie cartucce. Sempre nella zona pranzo, all’interno di un mobile, è stato rinvenuto un kit per il perfetto spacciatore: una macchina per il sottovuoto con buste e pellicola trasparente. Se c’era il materiale per preparare le dosi, ci doveva essere anche la sostanza stupefacente. Quindi la caccia è continuata. Ma stavolta in camera da letto. Sempre nella cassetta dell’avvolgibile: qui altre armi (tre pistole) e poi diversi involucri di forma parallelepipeda avvolti in plastica nera. Diciannove panetti (per un totale di 23,9 chili) avevano il marchio “173”, altri 7 del peso di 8,3 chili erano griffati invece “Gulfstream” e 2 di 2,4 chili invece avevano il logo illeggibile. I poliziotti hanno censito tutto. In totale sono stati sequestrati 34,6 chili di cocaina suddivisa in 29 panetti (di diverso peso). Il valore nel mercato illecito del narcotraffico è di svariati milioni di euro. Le armi sequestrate sono un fucile mitragliatore Ak 47, una pistola semiautomatica Beretta calibro 22 con matricola abrasa completa di caricatore con sei cartucce calibro 22, una pistola semiautomatica con matricola abrasa completa di caricatore con 4 cartucce, una pistola revolver Smith e Wesson con sei cartucce 38 special (rubata nel 2013), pistola semiautomatica CZ 22 (rubata nel 2024) e diverse scatole con oltre 80 munizioni di vario calibro.

Sabato mattina si è svolta l’udienza di convalida davanti alla gip Carla Aurora Valenti. Distefano si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha ammesso gli addebiti. La giudice ha disposto gli arresti in carcere nei confronti del 48enne (che ha precedenti per droga e rapine) che è accusato di detenzione illegale di armi e droga. «Ricorrono le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza», scrive la gip nell’ordinanza. Che si fondano «sulla detenzione di un quantitativo veramente ingente che presuppone investimenti veramente notevoli e la cui rivendita avrebbe fruttato cospicui proventi illeciti, i contatti che l’indagato ha dimostrato di avere con narcotrafficanti» e sulla «detenzione di un arsenale estremamente pericoloso» che dimostrerebbe l’affidamento da parte «della criminalità organizzata».
Infine l’elevato numero di munizioni, secondo la gip, fa presagire «la volontà» di Distefano «d’impiego di quelle armi».