Politica
Scordia: i comunali proclamano lo stato di agitazione
Fp Cgil proclama lo stato di agitazione a Scordia: chiesto al prefetto l'avvio della procedura di raffreddamento dopo mesi di solleciti sul Fondo Fes, sulle indennità pregresse e sulle progressioni economiche e professionali
La Fp Cgil ha proclamato ufficialmente lo stato di agitazione del personale del Comune di Scordia, chiedendo contestualmente al Prefetto l’attivazione della procedura obbligatoria di raffreddamento dei conflitti prevista dalla legge. La decisione è stata formalizzata con una nota del 19 novembre, firmata dal segretario generale della Fp Cgil di Caltagirone, Vincenzo Maggiore, e indirizzata al sindaco, al segretario generale e al responsabile del personale del Comune, oltre che alla commissione di garanzia sugli scioperi.
Secondo quanto riportato dal sindacato, la scelta arriva dopo l’assemblea dei lavoratori del 14 novembre, nel corso della quale sono state evidenziate problematiche persistenti da anni, tali da mortificare le aspettative di crescita professionale ed economica dei dipendenti. La Cgil denuncia che, nonostante i ripetuti solleciti, l’Amministrazione non avrebbe attivato un confronto sindacale utile ad affrontare le criticità più volte segnalate. Le comunicazioni inviate dal sindacato si sono susseguite in diverse date e, tra queste, è stato richiesto l’avvio della costituzione del Fondo Fes. Dopo l’ultimo sollecito del 21 ottobre, è stato inviato un quarto sollecito per ottenere un incontro ufficiale. Solo dopo quest’ultima richiesta il sindacato afferma di aver ricevuto un riscontro, ma non una convocazione: si sarebbe trattato invece di una comunicazione scritta del segretario comunale, ritenuta non sufficiente a rispondere alle aspettative dei lavoratori. Il 28 ottobre è stato quindi inviato un quinto sollecito, rimasto tuttora senza esito.
Nella nota, il sindacato sottolinea che l’assenza di relazioni sindacali e la mancata apertura di un tavolo di confronto costituiscono elementi gravi. I dipendenti attendono da mesi risposte chiare sulla costituzione e sull’utilizzo del Fondo Fes 2025, sul riconoscimento delle indennità pregresse e sulla definizione delle progressioni economiche e professionali. Alla luce di questa situazione, la Fp Cgil ha così deciso di proclamare da ieri lo stato di agitazione.