La dedica
Intitolata a Sara Campanella la barca "La Donna Blu": il porto di Sant’Agata diventa monito contro la violenza
Famiglia e comunità unite nella cerimonia della campagna "Cima Rossa", con la targa "Mi amo troppo per stare con chiunque" come monito contro la violenza di genere.
di Benedetto Orti Tullo
Il porto turistico è stato teatro, sabato scorso, di una cerimonia in onore della giornata internazionale contro la violenza contro le donne. La Lega Navale Italiana – Sezione di Sant’Agata di Militello ha intitolato la propria barca a vela alla memoria di Sara Campanella, la studentessa universitaria uccisa a Messina il 31 marzo scorso da un collega che si è tolto la vita in carcere ad agosto.
Una cerimonia particolarmente sentita alla quale hanno preso parte anche i familiari di Sara: la mamma Cetty Zaccaria, il papà Alessandro e il fratello Claudio. Presenti i soci della Lega Navale, autorità civili e militari, studenti delle scuole, scout nautici, rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati e associazioni impegnate in percorsi antiviolenza. Un abbraccio corale che ha trasformato il ricordo della giovane in un monito a non voltarsi dall’altra parte. L’iniziativa rientra nella campagna nazionale “Cima Rossa” promossa dalla Presidenza della Lega Navale Italiana. Un progetto che unisce la ferma condanna alla violenza di genere alla promozione di valori essenziali come rispetto, solidarietà e inclusione.
Il messaggio guida dell’edizione 2025, «Lega Navale, porto sicuro contro ogni genere di violenza», ha accompagnato ogni momento della cerimonia. Tra gli attimi più toccanti, lo svelamento della targa apposta sull’imbarcazione sociale “La Donna Blu”, adesso dedicata a Sara. Il messaggio inciso, “Mi amo troppo per stare con chiunque - Sara Campanella”. «Con questa intitolazione - ha dichiarato il presidente della Sezione, Carmelo Di Giorgio - vogliamo che il nome di Sara navighi sempre con noi, come segno di amore, di memoria e di impegno. Il mare diventa simbolo di libertà, rispetto e rinascita: un porto sicuro contro ogni forma di violenza o sopraffazione».
Profondamente toccanti le parole pronunciate, nel corso dell’evento, dalla mamma di Sara, la signora Cetty Zaccaria: «Il femminicidio di mia figlia riscrive una pagina nuova della violenza sulle donne. Sara era una ragazza intelligente, non una sprovveduta. Era libera, coraggiosa e lo continua ad essere attraverso noi, le nostre parole e i nostri gesti. Io sono una docente e con Sara parlavamo di tematiche sociali di ogni tipo. Aveva una predisposizione naturale: quella di amare l’altro. Se ciascuno di noi facesse un briciolo di ciò che ha fatto Sara in 22 anni di vita, il mondo cambierebbe».
Da oggi, attraverso la barca a vela della Lega Navale, il nome di Sara Campanella continuerà a vivere tra le onde, come monito alla responsabilità e al rispetto.