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Carabinieri

"Razziatori d'uva" nelle campagne del Catanese: due denunciati dopo un inseguimento

I due erano a bordo di due auto modificate proprio per compiere furti

Redazione La Sicilia

01 Dicembre 2025, 11:49

"Razziatori d'uva" nelle campagne del Catanese: due denunciati dopo un inseguimento

Prosegue senza sosta l’azione di contrasto dei Carabinieri di Licodia Eubea contro i “razzatori d’uva” che, in questo periodo, imperversano nelle campagne del comprensorio.

Nell’ambito dell’ulteriore intensificazione dei controlli disposta dal Comando Provinciale, i militari hanno denunciato due catanesi di 33 e 54 anni, ritenuti responsabili di porto di oggetti atti ad offendere.

Intorno alle 15, in contrada Sciri Sotto, durante uno dei frequenti pattugliamenti nelle aree rurali, una squadra dell’Arma, percorrendo una strada interpoderale, ha notato in lontananza due vetture in marcia, ciascuna con due persone a bordo.

Alla vista della pattuglia, i conducenti – alla guida di una Fiat Stilo e di un’Alfa Romeo 146, già in passato segnalate come mezzi verosimilmente utilizzati per compiere furti – hanno inserito la retromarcia nel tentativo di sfuggire al controllo.

Ne è scaturito un inseguimento: il conducente della Stilo, favorito dall’involontaria copertura dei propri complici, è riuscito a invertire il senso di marcia e a far perdere le proprie tracce, mentre i Carabinieri, con una manovra a tenaglia, hanno sbarrato la strada all’Alfa 146.

I due occupanti hanno provato invano a dileguarsi a piedi, ma sono stati bloccati dopo pochi metri.

Il più anziano, pregiudicato, è risultato uno “specialista in trasferta” delle razzie nelle campagne, come attestano i precedenti specifici per furti di uva e agrumi.

L’auto condotta dal più giovane – che, peraltro, non aveva mai conseguito la patente – è risultata priva di revisione e copertura assicurativa, con una targa romena non corrispondente al numero di telaio.

L’Alfa Romeo, inoltre, presentava modifiche strutturali a riprova di un impiego illecito reiterato: sospensioni adattate per sopportare carichi maggiori, assetto rialzato per accedere a terreni impervi e sedili posteriori rimossi per incrementarne la capienza.

All’interno dell’abitacolo i militari hanno rinvenuto diverse tronchesi per l’abbattimento di recinzioni, forbici da potatura e alcuni teli, strumenti normalmente impiegati per il rapido trasferimento della refurtiva e per occultarla alla vista durante il trasporto.

I due sono stati denunciati.