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Catania

Scomparsa padre Resca, il ricordo di quell'insegnamento ad essere “giovani cittadini”

A distanza di giorni dalla morte di Salvatore Resca in tanti continuano ad omaggiarlo tratteggiandone la figura e ricordando cosa ha rappresentato per l'attivismo sociale

Redazione La Sicilia

01 Dicembre 2025, 11:59

Scomparsa padre Resca, il ricordo di quell'insegnamento ad essere “giovani cittadini”

Ero ai primi anni di università, quando Cittàinsieme colpì qualcosa nel mio animo tanto da iniziare a frequentare qualche incontro. Cominciai con l’allora Gruppo Giovani. Forse giovani anomali per questa città, interessati ai problemi più svariati da cui era coinvolta. Da incontro in incontro l’interesse cresceva sempre di più. Avevo capito che la città aveva uno spiraglio di luce, quello che aveva aperto la creazione del movimento fin dal 1987. Questo aveva fatto Salvatore (così lo chiamavamo), lui faceva il “prete”, non lo “era”. Prima era uomo e poi tutto il resto.
Grazie a Salvatore e ai giovani, avevo capito che lottare per il bene comune era ed è quello di cui la collettività ha avuto sempre bisogno.

Il percorso si rese sempre più attivo, da membro del nuovo Gruppo Giovani, poi da suo referente, fino ad essere parte attiva nei gruppi di lavoro e alla partecipazione ai direttivi.

Con Salvatore ho condiviso tanto, dalla lotta civile alla musica (come musicista nei concerti del suo amato coro Imago Vocis).


Salvatore ha insegnato a noi giovani l’importanza di essere “giovani cittadini”, che l’interesse della città non deve essere del singolo ma parte di una lotta comune, una lotta che si manifesta nel senso della giustizia, della legalità, nel sapere ascoltare l’altro e nel saper dare critiche costruttive, perché il cristiano anche quando critica non ha nemici, come recitano le parole dell’Arcivesco Renna durante le esequie di Salvatore.
Auspico che l’operato di Salvatore possa essere un faro per i nuovi giovani, che questi possano intraprendere il cammino di giustizia, legalità, di senso civico che lui ha saputo insegnare a me e non solo.
Ciao Salvatore, grazie di tutto.

Luke! Come a volte mi chiamavi sorridendo.

di Luca Trovato