la mostra
“Evolutio”, la memoria di un secolo: ecco com'è cambiata l’Italia in 120 anni
L’Autostrada del sole, l’alta velocità, le dighe: Webuild racconta le infrastrutture nel mondo e il salto nella modernità
Linea Ferroviaria AC Palermo – Catania – Messina, Sicilia, in corso
Che Paese sarebbe l’Italia senza l’Autostrada del Sole, percorsa ogni giorno da oltre 100 mila veicoli, senza la diga di Ridracoli, che garantisce acqua potabile a più di un milione di persone in 50 comuni tra Romagna e Marche, o senza l’alta velocità ferroviaria, capace di muovere milioni di passeggeri dal Pendolino al Frecciarossa? Un’Italia diversa, priva di quella spinta infrastrutturale che ha trasformato il Paese agricolo del dopoguerra in una potenza industriale di primo piano.
Autostrada del Sole, tratta Piombinara Capua, 1961 - Archivio multimediale Webuild
A ricordare il valore strategico delle grandi opere per lo sviluppo economico e sociale è “Evolutio”, progetto culturale promosso da Webuild, gruppo di riferimento globale nelle costruzioni.
Martedì 7 ottobre, al Museo dell’Ara Pacis di Roma, si apre al pubblico la mostra “Evolutio. Building the future for the last 120 years”, visitabile fino al 9 novembre.
L’iniziativa ripercorre oltre un secolo di storia attraverso le infrastrutture realizzate dal gruppo, raccontando come strade, ferrovie, dighe, porti e aeroporti abbiano ridisegnato il volto dell’Italia e il modo di vivere dei suoi cittadini.
«Con Evolutio – spiega Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild – vogliamo restituire la memoria di un secolo di trasformazioni e proporre una riflessione collettiva: ricordare da dove veniamo per capire dove vogliamo andare».
Il percorso espositivo è concepito come un viaggio nel tempo: video e installazioni immersive conducono il visitatore dentro i cantieri-simbolo dell’Italia moderna, dagli anni Trenta a oggi. Oltre cento immagini d’epoca e contemporanee documentano la nascita delle opere che hanno cucito il Paese, accompagnate dalle voci di operai, tecnici e ingegneri protagonisti di quelle imprese.
La narrazione parte dai sistemi energetici e idrici tra gli anni Trenta e Quaranta, attraversa la rivoluzione dei trasporti del dopoguerra, la costruzione di autostrade e linee metropolitane, fino all’espansione delle grandi città.
L’evoluzione continua con i cantieri in corso: dal Terzo Valico dei Giovi, futura dorsale ad alta velocità tra Genova e Milano, alla nuova diga foranea di Genova; dal Tunnel di Base del Brennero, destinato a diventare tra i più lunghi al mondo, alla Linea C della metropolitana di Roma e al collegamento Napoli–Bari. Fino al progetto più ambizioso: il Ponte sullo Stretto di Messina, che Webuild è pronta a realizzare alla guida del consorzio Eurolink.
La rassegna segna anche l’avvio di un’iniziativa permanente: il Museo Digitale Evolutio, tra i primi al mondo dedicati alle infrastrutture. La piattaforma online raccoglie materiali d’archivio, video, fotografie inedite, contributi di autori come Guglielmo Chiolini ed Ermanno Olmi, e oltre 400 schede relative alle 3.700 opere costruite da Webuild e dalle società confluite nel gruppo dal 1900 a oggi.
Una sezione di “edutainment” è pensata per i giovani tra i 15 e i 25 anni, mentre la sala virtuale “Non si farà mai” racconta la storia di progetti iconici inizialmente osteggiati – dal Golden Gate Bridge di San Francisco all’Opera House di Sydney fino all’Autostrada del Sole – offrendo spunti di riflessione sulle sfide contemporanee e sul possibile impatto del futuro ponte sullo Stretto.
Con Evolutio, Webuild rinnova il proprio impegno nella cultura d’impresa, proseguendo una tradizione che incrocia esperienze di marchi simbolo come Olivetti, Pirelli, Armani e Fendi. Dall’Hangar Bicocca, ex stabilimento Pirelli trasformato in polo d’arte contemporanea, al Colosseo Quadrato dell’Eur oggi sede di Fendi, fino a Ivrea, città industriale patrimonio Unesco, la mostra aggiunge un nuovo capitolo all’immaginario collettivo: per la prima volta, una grande realtà delle costruzioni trasforma la propria storia in un progetto culturale di respiro internazionale.