L'intervista
Le 75 candeline di Renato Zero e il regalo ai fan con "L'Orazero": «Basta Ponte sullo Stretto, la Sicilia merita la sua autonomia celeste»
Il 'Re dei Sorcini' si celebra con un disco di inediti in uscita il 3 ottobre. Tra lirica e socialità, l'artista si confida sulla necessità di "cercare la pace in sé stessi" e sulla magia autentica della Sicilia.

Buon compleanno a Renato Zero! Il 'Re dei Sorcini' ha compiuto 75 anni celebrando l'evento con un regalo speciale per sé e per i suoi fan. Il 3 ottobre uscirà infatti “L'Orazero” (per Tattica), il suo nuovo album di inediti che aggiunge una nuova, importante pagina alla sua ricchissima produzione e a una carriera musicale che ha segnato oltre cinquant'anni di storia italiana.
«Questo album – spiega Renato Zero - è pura piacevolezza e arriva in un momento cruciale, una fase in cui tutti siamo chiamati a fare un bilancio della nostra stabilità interiore. Le sue 19 tracce sono altrettante opportunità per una riflessione. La musica, oggi più che mai, deve sintonizzarsi con i climi che viviamo e con un'osservazione spirituale e profonda. È proprio questa complicità che l'arte sonora ci concede. Ognuno di noi ha situazioni personali da sistemare. La pace non può essere data per scontata. Dobbiamo cercarla in noi stessi, perché le tensioni nascono anche dalle piccole cose: dai litigi in auto o sul pianerottolo di casa, che avvelenano l'ambiente».
La Sicilia è una terra ricca di storia e teatro, due elementi centrali nel suo mondo artistico. C'è qualcosa di questo spirito isolano, di questa dualità tra bellezza e malinconia, che in qualche modo ha trovato spazio o ispirazione nei brani de "L'Orazero"?
«Sono felice di poter portare ad aprile “L’Orazero in Tour” anche in Sicilia. C’è sempre una carenza di spazi ma questa volta ci siamo riusciti. Che senso ha il Ponte sullo Stretto di Messina? Che senso ha quando queste isole hanno una loro vita? C'è forse più vita, più autentica magia nell'attraversare questo scorcio d'Italia con il traghetto. È un lusso potersi godere la meraviglia, le tradizioni secolari e la qualità intatta. Ansimando per arrivare dall’ altra sponda e godersi tutta quella meraviglia di tradizioni, di costumi, di qualità. Questa è una roba che speriamo che non avvenga, anche per amore dei siciliani che si meritano questa autonomia celeste. ha acceso i riflettori in una miriade di teatri lungo tutta l'Italia, ma è stato solo quando ho raggiunto la Sicilia che la vera magia si è manifestata. Appena sbarcato a Taormina, ho sentito un'elettricità unica: era quello il luogo destinato a Zerosky. Sotto il cielo eterno, con il suo splendore che sfidava ogni aspettativa, ho capito. Quell'opera, la nostra opera, aveva finalmente trovato la sua collocazione strepitosa in uno scenario altrettanto mozzafiato. A Taormina, Zerosky non ha semplicemente recitato, ma è vissuto in perfetta armonia con l'epica bellezza che lo circondava. Ho scritto le mie canzoni in zone improbabili. Non c’è un momento o un luogo giusto, altrimenti svanisce la magia. L’anima è padrona, quando l’ispirazione si affaccia. Se devi riempire un foglio con un testo, siamo nell’ordine del cartellino».
La scelta di "Senza" come singolo apripista. Perché ha voluto che questo brano fosse la prima "voce" ad annunciare "L'Orazero"? Cosa si intende per "essere senza" in un mondo che sembra avere tutto?
«Bisogna comprendere che non ci si può abbeverare a un inizio superficiale o a una soddisfazione che non va oltre la vetrina di un negozio. Il vero scopo è raggiungere un appagamento elevato e risonante. Oggi, i prudenti, quelli che hanno risparmiato e non hanno dato sfogo a ostentazioni di ricchezza, finalmente si trovano in una condizione di serenità. La loro sicurezza deriva dal fatto che ciò che si "incamera dentro" è la vera ricchezza patrimoniale, non le sole cose materiali. Il brano vuole significare che non si può vivere senza le cose essenziali, che vanno oltre il possesso: un abbraccio, una carezza. Questo è in netto contrasto con l'attuale tendenza delle persone che vogliono possedersi a vicenda».
Renato Zero, per la giornata del suo compleanno, ha spiegato che lo ha trascorso con Renato. «Ho festeggiato con lui – ha detto - in realtà ci incontriamo solo ogni tanto. Ad esempio, lui scrive una strofa e io, in un'altra sessione, scrivo l'inciso, e così via, ci rincorriamo. Tuttavia, non riusciamo mai a ottenere il vantaggio di avere un'opportunità di confronto a quattro, diciamo, per via del doppio sguardo». Sul futuro ha spiegato che «mi piacerebbe girare un film, raccontare in una storia quello che non riesco a raccontare in musica».