Agrigento capitale della cultura
L’affascinante storia del corallo di Sciacca in mostra nella Città dei templi
Al Museo "Pietro Griffo" monili, madrepore, mappe e antichi strumenti. E il documentario “Deep Coral”
Un duplice evento rende omaggio al suggestivo “oro rosso” di Sciacca. Martedì 25 novembre, dalle 18, il Museo archeologico “Pietro Griffo” ospiterà una selezione della raffinata collezione del neonato Museo Nocito del Corallo di Sciacca, struttura inaugurata di recente e già inclusa nel dossier di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura”. L’esposizione resterà visitabile fino al 30 novembre.
In mostra: rami di corallo subfossile, madrepore, antichi strumenti di navigazione, rare mappe d’epoca provenienti dalla Collezione Nocito e, nelle teche, gioielli di grande pregio: un itinerario che intreccia Ottocento e Novecento, fondali e terraferma, mito e storia, perizia artigianale e arte orafa.
A fare da sfondo è la straordinaria saga della “corsa al corallo”, seguita alla misteriosa comparsa e al successivo inabissamento dell’Isola Ferdinandea, quando nel 1875 un pescatore individuò al largo di Sciacca un immenso giacimento di “oro rosso”. Figure di pescatori, mercanti, artisti, avventurieri e “politici senza amor di patria” punteggiano questo racconto.
Subito dopo l’inaugurazione della mostra sarà proiettato il documentario “Deep Coral. L’incredibile epopea del Corallo di Sciacca”, fortemente voluto dal Museo Nocito del Corallo, realizzato da Fuoririga, scritto e diretto da Gero Tedesco: immagini sottomarine d’eccezione, ricostruzioni 3D, interviste inedite, narrazioni leggendarie e panorami mozzafiato.
L’ingresso è libero. Entrambi gli appuntamenti rientrano nel dossier di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.