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Si è chiusa con grande partecipazione di pubblico la quinta edizione della rassegna corale inserita nel cartellone di Ragusa InCanto, che sabato scorso ha trasformato la maestosa cattedrale di San Giovanni Battista in un palcoscenico di emozione e poesia.
La manifestazione, promossa dall'associazione culturale Cantus Novo con il sostegno della Provincia di Ragusa e dell'International Choral Federation e con il patrocinio non oneroso dei Comuni di Comiso e Chiaramonte Gulfi, ha ribadito il proprio ruolo centrale nel panorama culturale del territorio.
Protagoniste della serata quattro compagini di prestigio: il coro polifonico “Cantus Novo” di Ragusa, diretto dal maestro Giovanni Giaquinta; la corale Ecclesia Mater di San Cataldo, guidata dal maestro Monica Battaglia; la corale Paolo Altieri di Noto, diretta dal maestro Luca Galizia; e il coro polifonico Discantus di Siracusa, con il maestro Salvatore Sampieri.
Ciascun ensemble ha proposto tre brani, prima di un finale corale di forte impatto con l'esecuzione del “Cantate Dominum”, composto dallo stesso maestro Giaquinta.
Momento particolarmente intenso è stato il ricordo della soprano Loredana Toro, storica componente di Cantus Novo, scomparsa lo scorso marzo: l'omaggio musicale le ha reso tributo, commuovendo profondamente i presenti e aggiungendo ulteriore significato alla serata.
All'evento ha preso parte il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, che ha espresso parole di sincero apprezzamento verso gli organizzatori: “Ragusa InCanto è un esempio di come la cultura possa unire e crescere nel tempo, coinvolgendo il cuore della nostra comunità”. Il primo cittadino ha sottolineato il valore di iniziative capaci di alimentare il tessuto culturale e sociale della città.
Determinante, inoltre, la disponibilità e la collaborazione del parroco, il canonico sacerdote Giuseppe Burrafato, la cui accoglienza ha consentito di ospitare la rassegna in uno dei luoghi più simbolici di Ragusa.
“Ragusa InCanto è un vero laboratorio di emozioni e condivisione. Ogni coro porta la propria identità, creando insieme una tavolozza di armonie che arricchisce e commuove il pubblico e i coristi”, ha dichiarato il maestro Giovanni Giaquinta.
Con una platea numerosa e attenta, l'edizione di quest'anno si è confermata un appuntamento irrinunciabile per gli amanti della musica corale, capace di intrecciare tradizione, memoria e passione in una sinfonia che cresce di anno in anno.