×

Agricoltura

Aumentano i giovani occupati nei campi: in Sicilia 6.100 aziende condotte da under35

A sostenere il fenomeno è anche una percezione sociale più favorevole: per il 73% degli italiani il settore rappresenta oggi un’opportunità di lavoro

Francesca Aglieri Rinella

07 Novembre 2025, 15:58

Aumentano i giovani occupati nei campi: in Sicilia 6.100 aziende condotte da under35

Cresce la presenza dei giovani impiegati nei campi italiani: nel secondo trimestre del 2025 gli occupati under 35 nel comparto agricolo sono aumentati del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva un’analisi Coldiretti su dati Istat, diffusa in occasione della consegna dei premi Oscar Green regionali al Villaggio contadino di Bologna. Il totale dei giovani attivi in agricoltura raggiunge così quota 122mila, in netto contrasto con la flessione del 2% registrata dall’occupazione giovanile negli altri settori.

Il ritorno alle attività agroalimentari si accompagna a un profondo rinnovamento delle professionalità: accanto ai mestieri tradizionali avanzano profili legati alla digitalizzazione e alla multifunzionalità, dal data analyst agricolo allo specialista di agricoltura di precisione, dal pilota di droni al consulente per energie rinnovabili e sostenibilità, fino agli esperti di biotecnologie vegetali.

A sostenere il fenomeno è anche una percezione sociale più favorevole: per il 73% degli italiani l’agricoltura rappresenta oggi un’opportunità di lavoro (Rapporto Coldiretti/Censis 2025).

Secondo l’ultimo rapporto della Rete Rurale nazionale, le imprese agricole guidate da giovani in Italia esprimono una produttività media di 4.500 euro per ettaro, circa il doppio della media europea. Le aziende condotte da under 35 sono circa 50mila, con la maggiore concentrazione in Sicilia (6.100), Puglia (5.000) e Campania (4.800).

Restano tuttavia criticità nell’accesso e nella permanenza sul mercato: pesano soprattutto il credito, la burocrazia e i costi di gestione.

«I segnali positivi e la tenacia mostrata dai giovani agricoltori devono spingere l’Europa ad allentare una burocrazia che frena gli insediamenti agricoli», ha dichiarato il segretario generale Vincenzo Gesmundo. «I giovani dimostrano come innovazione e passione possano fare la differenza in un settore spesso considerato tradizionale», ha aggiunto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. «Nonostante le difficoltà, i giovani agricoltori restano i più resistenti nell’imprenditoria giovanile», ha concluso Enrico Parisi, delegato nazionale Giovani Coldiretti.