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Hamas annuncia accordo per la fine della guerra, ma è già scontro sulle condizioni per gli ostaggi
Annuncio di ritiro, ingresso di aiuti e scambio di prigionieri con rilascio dei prigionieri previsto entro 72 ore, Ma Israele esclude Marwan Barghouti

Hamas annuncia di aver raggiunto «un accordo che prevede la fine della guerra a Gaza». Secondo diverse fonti, già oggi pomeriggio l’accordo raggiunto tra Hamas e Israele dovrebbe essere firmato ed essere pienamente operativo entro 72 ore.
Secondo quanto riportano fonti della Casa Bianca alla Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas potrebbe iniziare lunedì, anche se è possibile che i tempi possano essere anticipati. Un funzionario ha delineato la tempistica prevista, a partire dalla presentazione dell’accordo al governo israeliano venerdì: «Una volta votato sì, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore», ha detto il funzionario. «Poi inizierà il periodo di 72 ore e Hamas cercherà di ritirarsi prima, se possibile».
Israele ha respinto l’inclusione di Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, nonostante l’insistenza di Hamas sul suo rilascio. Lo riporta la Bbc citando un alto funzionario palestinese.
Hamas ha affermato in una dichiarazione che l’accordo prevede «la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell’occupazione, l’ingresso di aiuti e uno scambio di prigionieri». Hamas ringrazia poi tutti i mediatori coinvolti: Qatar, Egitto e Turchia, come pure il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. «Apprezziamo anche gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che mira a porre fine definitivamente alla guerra e a un ritiro completo dell’occupazione dalla Striscia di Gaza», si legge nella dichiarazione.
Hamas ha inoltre esortato i mediatori a costringere Israele «ad attuare pienamente i requisiti dell’accordo e a non permettergli di eludere o ritardare l’attuazione di quanto concordato».
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha accolto con favore l’accordo annunciato da Donald Trump tra Israele e Hamas sulla prima fase del suo piano di pace per Gaza, invitando tutte le parti interessate a «rispettarne pienamente i termini. Tutti gli ostaggi devono essere liberati in modo dignitoso. Deve essere raggiunto un accordo di cessate il fuoco permanente. I combattimenti devono cessare una volta per tutte e la sofferenza deve finire», ha dichiarato in un comunicato, assicurando che l’Onu è pronta ad «aumentare la fornitura di aiuti umanitari» e a partecipare alla ricostruzione del territorio palestinese devastato.