Il caso a Enna
Cinque sindaci denunciano inadempienze di AcquaEnna e sollecitano ancora la risoluzione del contratto
Da tempo viene chiesto la revoca del gestore idrico oltre alla verifica del ruolo svolto e dei risultati nella distribuzione dell'acqua nel territorio ennese

La sede di AcquaEnna
Nuova richiesta dei sindaci al presidente dell'Assemblea territoriale idrica di convocare un'assemblea. A firmarla e inoltrarla sono stati Giuseppe Lo Monaco (Barrafranca), Antonio Licciardo (Assoro), Piero Capizzi (Calascibetta), Piero Livolsi (Leonforte) ed Alfio Giachino (Troina), tutti del Pd. Due i punti che chiedono di inserire all'ordine del giorno, conoscere le risultanze del lavoro affidato a un pool di esperti che avevano il compito di approfondire il contratto con AcquaEnna, e conoscere gli intendimenti del presidente Cammarata e del consiglio d'amministrazione sulla nomina del direttore generale visto che Stefano Guccione è stato nominato amministratore unico di Iblea Acque.
Il 9 giugno l’Assemblea territoriale idrica aveva deliberato un approfondimento tecnico-giuridico, da affidare a un team di legali, volto da un lato a verificare le eventuali cause di inadempimento da parte del gestore e, contestualmente, verificare le immediate conseguenze e le soluzioni da applicare.
«Sebbene siano trascorsi oltre quattro mesi dalla deliberazione, nessuna azione è stata avviata in concreto dal presidente dell’Ati e dal vertice dell’Ente» dichiarano i cinque sindaci ritenendo che «tali ritardi, oltre a essere ingiustificati, costituiscono un evidente vulnus al ruolo, ai compiti ed alle funzioni dell’Assemblea territoriale idrica che non possono più essere tollerati, soprattutto, riguardo all’importanza dell’argomento e alla necessità di verificare la puntuale osservanza della convenzione di gestione del 19 novembre 2004 da parte dell’attuale gestore del Sistema idrico integrato con tutte le conseguenze del caso».