×

Il racconto

Grandi opere, svolta nei cantieri siciliani in crisi: la nuova Cmc (appena comprata all'asta) pronta a prendere il posto di Manelli

Da Palermo a Ragusa e perfino in un pezzo dei lavori del raddoppio ferroviario tra il capoluogo di regione e Catania, subentra la società di una rampante imprenditrice di trent'anni

Salvo Catalano

03 Dicembre 2025, 07:00

Grandi opere, svolta nei cantieri siciliani in crisi: la nuova Cmc (appena comprata all'asta) pronta a prendere il posto di Manelli

Quattro grandi cantieri siciliani cambiano padrone. La Manelli Costruzioni, big pugliese delle costruzioni in crisi economica, si avvia a essere salvata dalla nuova Cmc, altro colosso del settore che è stata venduta all'asta appena pochi mesi fa. Una notizia che scuote il settore delle grandi opere e ha conseguenze sull'isola, dove Manelli è presente con tre interventi a Palermo (la fognatura di Cruillas, il collettore emissario sud orientale e la fermata Lazio del Passante ferroviario), con il lotto 2 della superstrada Ragusa-Catania e con un segmento del raddoppio ferroviario Catania-Palermo. Fronti diversi, ma accomunati dalle difficoltà riscontrate negli ultimi mesi: ritardi nei pagamenti e sul cronoprogramma.

Adesso si cambia. Cmc siglerà inizialmente un contratto di affitto di ramo d'azienda per 24 mesi. Un passo preliminare a un successivo probabile acquisto della Manelli Costruzioni. La notizia sarà ufficializzata il 5 dicembre a Roma, dove sono convocati i sindacati nazionali di categoria. In due cantieri siciliani, Manelli cammina a braccetto con un'altra azienda in crisi, la Rizzani de Eccher: nei lavori ferroviari tra Catenanuova e Dittaino e sulla superstrada Catania-Ragusa. Ma di fatto Manelli si è completamente defilata dal raddoppio ferroviario. Rimane invece presente sui 18 km della Ragusana, tra Chiaramonte Gulfi e Licodia Eubea, dove lo stato di avanzamento dei lavori è fermo al 3%. A Palermo gli operai della Manelli hanno scioperato più volte a causa della lentezza nei pagamenti. Due settimane fa si è tenuto un tavolo di crisi in Prefettura che però non ha rassicurato né i sindacati né il Comune.

Tutto adesso passerà in mano a Cmc, che in Sicilia è stata impegnata nella superstrada Caltanissetta-Agrigento e nel tratto Nesima-Monte Po della metropolitana di Catania. Sono ancora in fase di realizzazione la Stesicoro-Palestro, primo segmento verso l'aeroporto, e un tratto della Palermo-Agrigento. In questi casi i problemi non sono mancati: l’avvio del secondo lotto della Cl-Ag risale al 2012 e dopo 13 anni i lavori non sono ancora finiti. Mentre a Catania il cantiere della metro è partito nel 2016 e, complice il crollo di via Castromarino, si chiuderà dopo 10 anni.

Da giugno, però, in Cmc l'aria è cambiata. Il ramo d'azienda principale della coop è stato acquistato dalla Alpha General Contractor, guidata da Asmaa Gacem, 30 anni, imprenditrice italo-marocchina, e dal marito avvocato Antonio Politano. Negli ultimi anni Gacem, con la sua holding Finres, ha costruito un impero economico che spazia dalle residenze sanitarie agli alberghi di lusso (gestisce un hotel 4 stelle nel centro di Firenze), dall'edilizia (molto attiva con il Superbonus) al calcio: poche settimane fa ha infatti salvato la squadra del Prato dal fallimento. È stata vicepresidente nazionale di Cna Turismo. E nel 2025 la Cassa edile Toscana ha premiato la società per il comportamento virtuoso nel rispetto delle regole. «Ha una liquidità smisurata», è la voce che rimbalza tra i cantieri siciliani in queste ore, in bilico tra la speranza di una svolta e qualche timore, considerato che la Alpha non ha esperienza nel mondo delle grandi opere.