La missione
Flotilla, dopo l'abbordaggio di Israele annuncia su X: "Ancora 30 barche a 46 miglia da Gaza"
Bloccate dalla Marina israeliana 13 barche della missione. Tra gli attivisti fermati c'è anche Greta Thunberg

Il viaggio è ancora documentato con una diretta nella notte del 2 ottobre
«L’abbordaggio è iniziato». Lo hanno riferito ieri intorno alle 19 gli attivisti della Flotilla diretta a Gaza. L'operazione da parte della Marina israeliana sarebbe partita dall’imbarcazione Alma. Nel corso della serata fermati vari attivisti, tra cui la più nota, Greta Thunberg. Lo stop ha riguardato 13 imbarcazioni ed è avvenuto a circa 70 miglia dalla costa di Gaza: gli israeliani avrebbero utilizzato idranti e bombe stordenti. Gli attivisti fermati starebbero invece tutti bene.
La missione va comunque avanti: "Trenta imbarcazioni navigano ancora verso Gaza, a soli 46 miglia nautiche di distanza, nonostante le incessanti aggressioni della marina di occupazione israeliana", ha scritto su X alle 2,40 del 2 ottobre (ora italiana) la Global Sumud Flotilla. Queste le barche fermate da Israele: Adara, Alma, Aurora, Dir Yassine, Grande Blu, Hio, Huga, Morgana, Otaria, Seulle, Sirius, Spectre e Yulara, come riportato alle 3,30 del mattino (ora italiana) dal tracker della Flotilla.
«Alle 20.25 (19.25 ora italiana) è arrivato l’alt da Israele alle barche della Flotilla», hanno comunicato i membri della delegazione italiana del convoglio. Nelle stesse ore nelle piazze di varie città italiane sono partite le prime manifestazioni.
«Ci sono diverse imbarcazioni che stanno bloccando la nostra strada, a poche miglia da noi. Probabilmente più di dodici imbarcazioni israeliane. Da lì probabilmente inizierà l’intercettazione. Ci stanno per fermare».
A parlare è l’eurodeputata di Avs, Benedetta Scuderi, a bordo della nave Morgana della Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza.
«Al momento 20 imbarcazioni stanno venendo verso di noi, alcune sono all’interno della Flotilla e non sappiamo le loro intenzioni. Siamo determinati a continuare, facciamo rotta verso Gaza per rompere il blocco navale, aprire un corridoio umanitario permanente e interrompere». Lo affermano gli attivisti a bordo della Flotilla.
«Potremmo perdere la connessione a breve – dicono –. L’invito a tutti è a sostenere la Global Sumud Flotilla, ma soprattutto il diritto all’esistenza del popolo palestinese. Siamo una flotta autorganizzata e pacifica».