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Hamas accetta il Piano di pace di Trump: sì al rilascio degli ostaggi e "governo" della Striscia a organismo indipendente

Fonti arabe riferiscono che la controversa organizzazione di resistenza ha consegnato la sua risposta al presidente Usa

Fabio Russello

03 Ottobre 2025, 22:01

04 Ottobre 2025, 00:04

Hamas accetta il Piano di pace di Trump:  sì al rilascio degli ostaggi e "governo" della Striscia a organismo indipendente

In tarda serata, nel rispetto dell’ultimatum fissato mercoledì dal presidente degli Stati Uniti, Hamas ha annunciato ufficialmente di essere pronto a liberare tutti gli ostaggi, secondo il piano dettagliato in 20 punti proposto da Donald Trump, e di essere disponibile ad avviare «immediatamente» negoziati sui dettagli della proposta americana.

Il movimento ha inoltre dato il proprio assenso a trasferire il controllo della Striscia di Gaza a un ente palestinese sostenuto da Paesi arabi e islamici, precisando però che restano «questioni aggiuntive», menzionate nel documento di Trump, che richiedono ulteriori discussioni.

Nella nota, tuttavia, non compaiono riferimenti a due temi centrali: il disarmo e l’eventuale dispiegamento di una forza internazionale nella Striscia.

Al contrario, il gruppo ha dichiarato «la propria disponibilità a liberare tutti gli ostaggi israelianivivi e deceduti – secondo il meccanismo di scambio previsto nel documento del presidente Trump», sottolineando che ciò avverrà «a condizione che esistano le possibilità sul terreno per farlo».

Il comunicato si chiude con la seguente precisazione: «Le altre questioni incluse nella proposta relative al futuro della Striscia di Gaza e ai diritti intrinseci del popolo palestinese, sono legate a una posizione nazionale globale e basate su leggi e risoluzioni internazionali pertinenti. Saranno discusse all’interno di un quadro nazionale palestinese globale, all’interno del quale Hamas farà parte e al quale contribuirà responsabilmente».

In sostanza, Hamas sembra ritenere negoziabile un proprio ruolo nella fase successiva al conflitto: un’ipotesi che difficilmente troverà il consenso del premier Benyamin Netanyahu, così come dell’amministrazione Trump, che per Gaza paiono immaginare scenari differenti, almeno a giudicare dalle indicazioni contenute nel documento statunitense.

«Il movimento di Resistenza Islamica, Hamas, apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, così come gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiede la fine della guerra nella Striscia di Gaza, uno scambio di prigionieri, l’ingresso immediato degli aiuti, il rifiuto dell’occupazione della Striscia e lo sfollamento del nostro popolo palestinese da essa», si legge ancora nella dichiarazione.

Nel pomeriggio, il presidente americano aveva concesso un’ultima chance al movimento: tempo fino a domenica sera per una risposta positiva, prima di autorizzare Israele alla distruzione di tutte le fazioni armate dell’enclave.

Da Gerusalemme, al momento, non è giunto alcun commento ufficiale, mentre i media israeliani hanno definito la replica scritta di Hamas evasiva e priva di dettagli.