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Il caso

Il premio Nobel Parisi, nominato (per sbaglio) alla commissione antidoping, rifiuta l'incarico

«Non è il mio campo» ha detto all'Ansa, confermando di aver ricevuto la convocazione, finora non vista. Il vero destinatario doveva essere l'esperto del settore Attilio Parisi

Redazione La Sicilia

14 Ottobre 2025, 18:22

Il premio Nobel Parisi, nominato (per sbaglio) alla commissione antidoping, rifiuta l'incarico

Il vincitore del premio Nobel la Fisica nel 2021, Giorgio Parisi, ha ufficialmente rifiutato l'invito per far parte, peraltro come presidente, della Commissione Antidoping. Secondo quanto comunicato da lui stesso, ha effettivamente ricevuto la convocazione del ministero della Salute che lo invitava a farne parte «ma l’ho vista in ritardo», ha detto all’Ansa. Il Nobel ha quindi detto di avere ringraziato il ministero per l’invito, che ha però declinato: «Non è il mio campo», ha osservato.

La nomina del prestigioso scienziato in un campo non suo sembrerebbe essere stata del resto un errore. A riferirlo è stato il quotidiano "la Repubblica" dove si spiega che l'incarico sarebbe dovuto andare ad un medico dello sport molto noto, Attilio Parisi, rettore dell’Università di Roma Foro Italico. Raggiunto da Repubblica, ieri lo scienziato ha detto di non sapere nulla della nomina, malgrado il suo nome compaia nero su bianco in un provvedimento del ministero alla Salute. Evidentemente nessuno si è accertato che avesse detto di sì al nuovo ruolo.

Rispetto al caso della composizione di un’altra commissione, quella sui vaccini, questa volta il caso avrebbe comunque provocato diversi malumori. Il ministero alla Salute quest’estate ha nominato il Comitato tecnico sanitario, un organismo presieduto da Schillaci e articolato in varie sezioni tecniche. Si occupa di temi diversi, dalla lotta all’Aids alle biotecnologie. Tra le altre c'è la «sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive». «I suoi 14 membri sono stati indicati dallo stesso ministero alla Salute, dal Dipartimento dello sport della presidenza del Consiglio, dalla conferenza Stato-Regioni, dal Coni, dai Nas, dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero del Lavoro. Si tratta prevalentemente di esperti di medicina dello sport, diritto, tossicologia e ovviamente doping. Il presidente (anche se lui assicura di non saperlo), appunto, è Giorgio Parisi, cioè un fisico. Di sicuro un personaggio molto noto (in passato ha fatto uno spot sulla vaccinazione contro il Covid per il ministero), ma non certo un tecnico della materia». Il Comitato tecnico sanitario si è insediato nei giorni scorsi, ma sono state registrate alcune assenze e fra queste proprio quella del Nobel Parisi. Ad Attilio Parisi, riferisce sempre Repubblica, sarebbe arrivata una telefonata di scuse da parte del Ministero.