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Addio a Sofia Corradi, la "Mamma Erasmus" che ha cambiato l'università europea

Aveva 91 anni, nel 1957 ideò gli scambi culturali tra gli studenti e la possibilità di far valere anche gli esami sostenuti all'estero

Redazione La Sicilia

18 Ottobre 2025, 23:33

Addio a Sofia Corradi, la "Mamma Erasmus" che ha cambiato l'università europea

È scomparsa a Roma, nella notte, Sofia Corradi, la “mamma Erasmus”: aveva 91 anni, compiuti un mese fa. A darne notizia è stata la famiglia, che ne ha ricordato il profilo umano e intellettuale, definendola una donna «di grande energia e generosità intellettuale ed affettiva».

Docente ordinaria di Scienze dell’educazione all’Università Roma Tre, Corradi ha cambiato il volto dell’istruzione superiore europea con l’intuizione che ha permesso a 16 milioni di universitari di studiare all’estero senza perdere esami o sessioni.

L’idea nacque da una sconfitta personale. Nel 1957, vincitrice di una borsa Fulbright, approdò alla Columbia University. Al rientro in Italia, però, scoprì allo sportello della sua università che gli esami sostenuti oltreoceano non sarebbero stati convalidati. Decise allora che nessuno studente avrebbe dovuto subire la stessa ingiustizia.

Propose un progetto di scambi strutturati tra atenei nel 1969; nel 1987 prese forma ufficiale il programma comunitario dedicato a Erasmo da Rotterdam, destinato a rivoluzionare la mobilità accademica.

La sua formazione fu cosmopolita in un’epoca in cui non era né semplice né alla portata di tutti. Laureata con lode in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, conseguì alla Graduate School of Law della Columbia il “Master in Comparative Law”. Svolse attività di ricerca sul diritto allo studio come diritto umano fondamentale presso la Commissione per i Diritti Umani dell’ONU, l’Accademia di Diritto Internazionale de L’Aia e la London School of Economics.

Resta la sua eredità più duratura: avere spalancato a generazioni di studenti la possibilità di accrescere non soltanto le competenze accademiche, ma anche la propria formazione umana, misurandosi con altre lingue, culture e stili di vita.

«L’esperienza dell’Erasmus ha cambiato l’Europa. Era l’epoca della cosiddetta “guerra fredda” tra le grandi potenze mondiali e io vivevo la promozione della mobilità studentesca internazionale come una mia personale missione pacifista», ricordò nel 2018 a Trento, in occasione del premio “Alcide De Gasperi: costruttori d’Europa”.

I riconoscimenti tributati a Corradi sono numerosi: dal Premio Carlo V alla laurea honoris causa alla Sorbona, dalla Gran Croce in Spagna al Premio Bellisario. Lo scorso marzo Roberto Benigni la volle in prima fila nel suo show “Il sogno”, omaggio all’ideale europeo. «È una delle madri fondatrici d’Europa, una leggenda vivente», disse abbracciandola sul palco.

Un abbraccio che, simbolicamente, le devono milioni di giovani che grazie a lei hanno potuto attraversare confini e crescere nel segno dell’Europa.