Grande paura a Stoccolma, dove un autobus di linea a due piani si è schiantato contro una pensilina nel centro, uccidendo tre persone e ferendone diverse altre, almeno due in modo grave. Il conducente del mezzo è stato fermato, ma la polizia ritiene si sia trattato di un incidente, con qualcuno che ipotizza la possibilità di un malore di chi era al guida del bus, in quel momento senza passeggeri.
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Ma lo shock ha sconvolto una città che più di 8 anni fa era stata teatro di un attacco micidiale quando, nell’aprile del 2017, un camion, guidato da un richiedente asilo uzbeko a cui era stata rifiutata la domanda, travolse la folla in una delle vie dello shopping del centro, lasciando a terra 5 corpi senza vita. L’uomo confessò di avere agito per vendicare i bombardamenti sull'Isis e raccontò di aver pianificato l'attacco, eseguendo anche una ricognizione della strada pedonale scelta per la strage ed evocando ordini diretti ricevuti da membri del gruppo jihadista in Siria.
«Non conosciamo ancora le cause», ha detto poco dopo il primo ministro svedese, Ulf Kristersson mentre nelle ore successive all’incidente, la polizia ha proseguito nei rilevamenti sul posto per ricostruirne la dinamica e stabilirne le cause. Un’ipotesi al vaglio è che l’autista sia stato colto da un malore, secondo fonti che hanno parlato con il quotidiano svedese Expressen.
Diversi media locali riportano i racconti delle scene di terrore vissute dai molti testimoni presenti in quel momento nel luogo dello scontro, avvenuto nei pressi della stazione metro Tekniska högskolan. «Ho visto l’autobus che praticamente travolgeva tutta la pensilina fino agli alberi. Continuava e continuava. Alla fine si è fermato per qualche motivo», ha raccontato al Dagens Nyether un uomo che si trovava su un altro bus nelle vicinanze nel momento dello scontro.
«In questo momento i miei pensieri vanno soprattutto alle persone colpite e ai loro familiari», ha aggiunto nel suo commento sull'accaduto Kristersson, che ha anche chiesto "rispetto e comprensione» per il lavoro degli inquirenti. Anche altri leader politici si sono espressi su quanto avvenuto, tra cui la leader dell’opposizione Magdalena Andersson: «Tutto il mio sostegno va al personale dei servizi di emergenza, che sta lavorando per salvare vite umane e garantire la salute delle persone», ha dichiarato su X.
Tra gli incidenti di autobus più drammatici avvenuti in Svezia negli ultimi 30 anni, i media del Paese ricordano anche quello con 6 morti e 41 feriti avvenuto a gennaio 2003 ad Ängelsberg, nella contea di Västmanland, quello avvenuto tre anni dopo ad Arboga (stessa contea) con 9 morti e 42 feriti e uno con 6 morti e 56 feriti accaduto nel 2007 a Rasbo, Uppsala.