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Animali

Solo su un balcone fino alla fine: giustizia per un cane precipitato dal terzo piano e morto

Il proprietario condannato per abbandono di animali a pagare 5000 euro: il Tribunale di Lecce ha riconosciuto la sofferenza di un animale lasciato senza riparo, compagnia e dignità.

Carmen Greco

17 Novembre 2025, 20:24

Solo su un balcone fino alla fine: giustizia per un cane precipitato dal terzo piano e morto

Era sempre solo. Giorno dopo giorno, per tutta la sua breve vita, un cane di taglia media è rimasto confinato su un balcone di pochi metri, esposto alle piogge, al freddo, al sole cocente. Nessun riparo, nessuna ombra, nessuna coperta. Solo una ringhiera e una panca. Talvolta persino una corda a limitarne ancora di più i movimenti, riducendo la libertà dell'animale a un cerchio minuscolo.

Quel balcone al terzo piano, nella provincia di Lecce, è stato l’unico orizzonte che il cane abbia mai conosciuto. E proprio da lì è precipitato, complice un contesto di totale incuria, morendo a causa dei traumi riportati. Una fine tragica che racconta molto della sua vita: fatta di isolamento, silenzi obbligati e una sofferenza che – come sottolinea il Tribunale – l’animale manifestava chiaramente.

La vicenda è approdata nelle aule del Tribunale di Lecce, dove la seconda sezione penale ha condannato il proprietario per abbandono di animali. Per lui un’ammenda di 5mila euro, il pagamento delle spese processuali e il risarcimento a un’associazione animalista, costituitasi parte civile.

Gli inquirenti hanno descritto un quadro di profondo disagio: il cane era privato della libertà di movimento, non aveva alcuna protezione dalle intemperie e viveva in condizioni lontanissime dalle sue necessità fisiche ed emotive. Nessuno lo portava via da quel perimetro grigio, nessuno lo accompagnava in una passeggiata, nessuno divideva con lui gli spazi caldi della casa.

La condanna è stata formulata applicando la legge 189/2004, che tutela gli animali come esseri viventi capaci di provare dolore e paura. Una legge nata proprio per evitare storie come questa: storie in cui un cane, creatura che per natura cerca contatto, cura e relazione, viene lasciato solo a consumare la propria esistenza dietro una ringhiera.