Milano
Il feretro di Ornella Vanoni al Piccolo per la Camera ardente accolto dagli applausi
Presente il sindaco Sala che promette un omaggio duraturo
Il feretro di Ornella Vanoni è arrivato al Piccolo Teatro Grassi di Milano, dove è stata allestita la camera ardente, accolta da un lungo applauso dei presenti in coda per dare l’ultimo saluto all’artista scomparsa venerdì all’età di 91 anni. Ad attendere il feretro di Ornella Vanoni anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi. La camera ardente rimarrà aperta oggi fino alle 14 e domani dalle 10 alle 13. Poi alle 15 verranno celebrati i funerali nella chiesa di San Marco a Brera, nel quartiere dove viveva.
Ornella Vanoni per Milano «rappresenta la milanesità intesa come la voglia di essere liberi e non condizionati sempre dal giudizio degli altri, del mainstream. Lei da questo punto di vista è stata un bellissimo esempio, una storia molto dedicata alla nostra città e quindi credo che dovremmo trovare delle formule per essere riconoscenti ma anche un pò per lasciare il suo insegnamento», ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Per omaggiarla in città, «la domanda è sempre sulla via ma secondo me, al di là delle regole che abbiamo, è stata talmente una persona importante di Milano che bisogna trovare una formula per continuare a mandare avanti il suo insegnamento, quindi ci ragioniamo - ha aggiunto -. Non eravamo pronti. Mi diceva sempre che aveva i suoi acciacchi, però al contempo aveva questo spirito e sembrava invincibile». Vanoni chiedeva la dedica di un’aiuola «e anche quella era una parte del gioco e dello scherzo - ha sottolineato Sala -, è chiaro che secondo me bisogna fare onestamente un pò di più, ci stavamo pensando, ma troviamo qualche formula un pò significativa. Bisogna sentire anche la famiglia e le persone che le stavano più vicine nell’ultima fase. Diciamo che dichiaro pienamente la responsabilità del Comune a creare qualcosa che permetta appunto di far sì che Ornella sia sempre un pò fra di noi».
Vanoni «era una donna straordinaria. Penso ai miei ricordi quando veniva in ufficio: al posto di chiedermi di lavoro - ha concluso Sala -, mi chiedeva sempre della mia vita privata, voleva sapere se ero felice, se ero arrabbiato e come andava il mio rapporto di coppia. Cercheremo di ricordarla nel modo migliore».