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Regionali

Urne aperte in Campania, Puglia e Veneto: si vota fino alle 15 per eleggere i presidenti

Affluenza in netto calo dappertutto, lo spoglia comincia subito dopo la chiusura dei seggi

Fabio Russello

24 Novembre 2025, 09:21

Urne aperte in Campania, Puglia e Veneto: si vota fino alle 15 per eleggere i presidenti

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Urne riaperte in Campania, Puglia e Veneto: si vota fino alle 15. L'affluenza alle 23 di ieri si è attestata al 32,27% degli aventi diritto, in calo rispetto al 48,26% registrato alla stessa ora nella precedente tornata.

In Campania il duello principale è tra Roberto Fico (candidato del campo progressista ed ex presidente della Camera) ed Edmondo Cirielli (viceministro degli Esteri e dirigente di Fratelli d'Italia).

  • Stefano Bandecchi — lista "Dimensione Bandecchi"
  • Giuliano Granato — Potere al Popolo
  • Carlo Arnese — "Forza del Popolo"
  • Nicola Campanile — civica "Per – per le persone e la comunità"

In Puglia il centrosinistra punta su Antonio Decaro, già sindaco di Bari e presidente dell'Anci, forte delle quasi 500 mila preferenze raccolte alle ultime europee. Il centrodestra schiera Luigi Lobuono, imprenditore vicino a Forza Italia ed ex presidente della Fiera del Levante. Completano la competizione Ada Donno ("Puglia Pacifista e Popolare") e Sabino Mangano ("Alleanza Civica per la Puglia").

In Veneto il centrodestra candida Alberto Stefani, vicesegretario federale della Lega ed ex deputato più giovane del Carroccio. A sfidarlo Giovanni Manildo, già sindaco Pd di Treviso, sostenuto da una coalizione di centrosinistra più ampia rispetto al passato. Luca Zaia sarà capolista della Lega in tutte le province. Decisiva la partita interna alla coalizione: il Carroccio punta a capitalizzare il traino di Zaia, mentre FdI mira a confermarsi primo partito regionale.

  • Marco Rizzo — Democrazia Sovrana Popolare
  • Fabio Bui — "Popolari per il Veneto"
  • Riccardo Szumski — "Resistere Veneto"

Per tutti i candidati, il vero avversario resta l'astensionismo: le stime indicano un'affluenza sotto il 50% in ciascuna delle tre regioni.