La tragedia
Muore Octay Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie della Torre dei Conti
Il 66enne, estratto vivo dopo undici ore di scavi ai Fori Imperiali, è deceduto all’ospedale Umberto I nonostante i disperati tentativi di rianimazione. Cordoglio di istituzioni e città.
Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio rimasto intrappolato per undici ore sotto le macerie dopo il crollo di una parte della Torre dei Conti, ai Fori Imperiali, nel centro di Roma. L’uomo è morto nella notte all’ospedale Umberto I, dove era arrivato in arresto cardiocircolatorio.
Secondo quanto riferito dal Policlinico, Stroici è giunto al pronto soccorso alle 23.05. «È stato sottoposto a manovre di rianimazione cardiopolmonare che, secondo quanto riferito dal personale del 118, erano già state avviate sul luogo del crollo – spiega una nota dell’ospedale –. All’arrivo presso il Dipartimento di Emergenza e Urgenza, l’équipe medica ha proseguito le manovre rianimatorie per circa un’ora. Nonostante ciò, la ripresa dell’attività cardiaca spontanea non è riuscita. Il decesso è stato constatato a mezzanotte e venti».
Stroici, 66 anni, era stato estratto vivo dopo una lunghissima e complessa operazione di soccorso. I vigili del fuoco avevano lavorato ininterrottamente per ore tra le macerie, scavando con delicatezza per raggiungerlo senza provocare ulteriori cedimenti. Quando l’uomo è stato finalmente liberato, le sue condizioni erano già gravissime.
La notizia della morte dell’operaio ha suscitato un’ondata di dolore e cordoglio.
 «Octay Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie per ore dopo il crollo della Torre dei Conti, non ce l’ha fatta. Nonostante lo straordinario sforzo dei soccorritori. A nome mio e della Regione Lazio le più sentite condoglianze alla famiglia. Di lavoro non si può e non si deve morire», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il proprio cordoglio:
 «Esprimo profondo dolore per la scomparsa di Octay Stroici, l’operaio vittima del tragico crollo avvenuto alla Torre dei Conti. A nome di Roma Capitale e mio personale, rivolgo un pensiero commosso alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini. Voglio ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità e dedizione in una situazione così complessa e drammatica».
Parole toccanti anche dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli:
 «Piangiamo la morte di Octavian Stroici: il suo cuore ha smesso di battere malgrado l’ammirevole sforzo dei Vigili del Fuoco che lo avevano estratto ancora vivo dalle macerie della Torre dei Conti ai Fori Imperiali. A sua moglie, a tutta la sua famiglia, rivolgo il mio cordoglio accorato e quello del Ministero della Cultura».
Il ministro ha voluto sottolineare l’impegno di tutti coloro che hanno partecipato ai soccorsi: «Octavian non è rimasto solo nemmeno per un istante: oltre ai Vigili del Fuoco, le istituzioni nazionali e romane, le forze di sicurezza, il personale sanitario, la Protezione civile e i cittadini presenti hanno partecipato fino all’ultimo al tentativo di salvarlo. Il suo ricordo ci accompagnerà».
La morte di Octay Stroici segna l’epilogo più triste di una giornata di paura e speranza, vissuta col fiato sospeso da un intero Paese. Dopo ore di scavi e manovre delicate, il cuore dell’operaio si è fermato per sempre, lasciando dietro di sé il dolore della famiglia, dei colleghi e di chi, fino all’ultimo, ha sperato in un miracolo.