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IL BANDO

Il Comune "esternalizza" l'urbanistica: 25mila euro per l'esperto del sindaco dopo le dimissioni di La Greca

L'ex vicesindaco aveva detto che avrebbe voluto continuare a collaborare, in altre forme, con l'amministrazione. L'avviso pubblico è arrivato proprio in contemporanea

Luisa Santangelo

08 Ottobre 2025, 22:30

Catania, il professore Paolo La Greca si dimette dalla giunta comunale: «Obbligato da crescenti impegni accademici»

Paolo La Greca

Un soggetto «estraneo all'amministrazione comunale», a cui può andare la nomina fiduciaria di «esperto del sindaco a titolo oneroso»: 25.700,81 euro l'anno per occuparsi di "Pianificazione urbanistica e territoriale". Non serve essere attenti osservatori della politica comunale, né particolarmente malpensanti, per vedere il collegamento con le dimissioni, con lettera dolente, dell'ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica Paolo La Greca, il professore universitario prestato alla giunta che sul nuovo Pug (Piano urbanistico generale) in elaborazione a Catania voleva mettere la firma.
La manifestazione d'interesse è stata pubblicata il 2 ottobre. Il giorno successivo, il 3, il professore La Greca ha comunicato al sindaco che la fine dell'anno sabbatico dall'università di Catania e l'insediamento della nuova governance d'ateneo lo riempivano di impegni. Per i quali era impossibile garantire anche la presenza di cui un'amministrazione comunale ha bisogno. Il sindaco Enrico Trantino aveva accettato quelle dimissioni con spirito di sacrificio, salutando un «galantuomo» e tranquillizzando tutti: si sarebbero trovati nuovi modi per collaborare col prof.
I nuovi modi li aveva suggeriti la politica già mesi fa. Quando, all'inizio dell'estate, il bubbone del rimpastino di giunta sembrava dovere esplodere subito, dall'interno di Fratelli d'Italia (il partito del sindaco è anche quello che lo tira di più per la giacchetta) era arrivata la proposta: via La Greca e Sergio Parisi (assessore ai Lavori pubblici e, soprattutto, alle Politiche comunitarie), facciamo entrare due fra Daniele Bottino, Andrea Barresi e Luca Sangiorgio, due consiglieri comunali e un ex (quest'ultimo anche coordinatore cittadino di FdI), tutti afferenti a diverse correnti meloniane. La Greca e Parisi si sarebbero potuti recuperare, si diceva, come consulenti del sindaco.
Un consiglio che il primo cittadino, a giudicare dalla manifestazione d'interesse, potrebbe avere deciso di accogliere. A maggior ragione ora che Barresi è transitato alla Lega e da accontentare c'è una persona in meno. L'esperto che si cerca spasmodicamente dovrà occuparsi della «redazione in corso del nuovo Pug», del «Piano Città da elaborare congiuntamente all’Agenzia del Demanio», dell'«Implementazione del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile, ndr)», di «Rigenerazione urbana e riqualificazione di aree degradate attraverso progetti integrati», e - infine - di «Programmazione comunitaria 2021 – 2027». Un'incursione, quest'ultima, fra le deleghe di Parisi. Segno che Trantino, qualora fosse costretto a sostituire l'ultimo assessore di sua strettissima fiducia, desidera comunque sorvegliare direttamente le spese legate ai fondi europei.
Per la presentazione delle domande, da inviare alle Risorse umane del municipio, all'attenzione del primo cittadino in persona, ci sono dieci giorni dalla pubblicazione dell'avviso pubblico. In teoria, quindi, il 12 ottobre i giochi saranno fatti. «Il sindaco provvederà all’individuazione dell’interessato e alla relativa nomina con provvedimento motivato - si legge nell'avviso - riservandosi di non procedere ad alcun incarico in caso di interessato con curricula ritenuti non adeguati alla complessità delle attività da svolgere». La prossima settimana, dunque, dovrebbero essere sciolte le riserve e rivelato il vincitore dell'avviso.
Nel frattempo, siamo a metà settimana e ancora il rimpasto per movimentare ulteriormente la giunta del sindaco Enrico Trantino non si è fatto.  È probabile che la riattribuzione delle deleghe (per evitare che l'Urbanistica venga fagocitata dalla politica, Trantino avrebbe intenzione di tenerla per sé e per il suo consulente) stia richiedendo più tempo del previsto. E che il nodo legato all'assessorato di Sergio Parisi forse non soa ancora stato sciolto.